XII Domenica del Tempo Ordinario – Il Signore è con noi nel mare in tempesta
Dopo la sezione delle parabole, Marco continua con l’episodio della tempesta sedata. Gesù comanda al vento e al mare di fermarsi.
Gesù rimprovera i discepoli, “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”. Anche a noi capita nella vita di sperimentare la paura dei discepoli, nonostante il Signore sia sulla barca con noi, abbiamo l’impressione che dorma, che sia lontano dai nostri problemi, “Maestro, non ti importa che moriamo?”.
Pensiamo che Gesù non sia mai salito sulla nostra barca, siamo a volte disperati, restiamo in balia delle onde e del vento, affogati nella più nera sfiducia, convinti che non esista un porto che accolga la nave della nostra esistenza.
Risponde ai nostri dubbi Papa Benedetto XVI, nella sua ultima udienza ha detto: “E’ stato un tratto di cammino della Chiesa che ha avuto momenti di gioia e di luce, ma anche momenti non facili; mi sono sentito come san Pietro con gli Apostoli nella barca sul lago di Galilea: il Signore ci ha donato tanti giorni di sole e di brezza leggera, giorni in cui la pesca è stata abbondante; vi sono stati anche momenti in cui le acque erano agitate ed il vento contrario, come in tutta la storia della Chiesa, e il Signore sembrava dormire. Ma ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto. Questa è stata ed è una certezza, che nulla può offuscare“.