Chiesa – Rapporto Caritas 2023
“Tutto da perdere”: questo il titolo del rapporto Caritas 2023 su povertà ed esclusione sociale.
Quest’anno il rapporto si sofferma sulla povertà e l’esclusione sociale nel nostro Paese, con un focus sul fenomeno dei working poor, ossia di quelle situazioni di povertà, personali e familiari, in cui non manca il lavoro, ma il reddito non è sufficiente a una vita dignitosa.
I dati confermano che ci sono in Italia oltre 5,6 milioni di poveri assoluti, pari al 9,7% della popolazione: la povertà quindi è un fenomeno strutturale e non più residuale come in passato. Una povertà che oggi ha sempre più i tratti dell’“ereditarietà”. Il nostro Paese in Europa è quello in cui la trasmissione inter-generazionale delle condizioni di vita sfavorevoli risulta più intensa.
«La presenza di oltre 2,1 milioni di famiglie povere è una sconfitta non solo per chi ne è direttamente
coinvolto, ma anche per l’intera società – afferma don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana
– perché così essa si trova a dover fare i conti con la perdita di capitale umano, sociale, relazionale
che produce gravi e visibili impatti anche sul piano dei diritti». «Da qui – prosegue – la scelta del
titolo “Tutto da perdere”, che sottintende come in realtà tutti possiamo dirci vinti di fronte a questi
numeri».
«Come ci chiede papa Francesco, nell’invitarci a celebrare la Giornata mondiale dei Poveri
del 19 novembre, siamo tutti chiamati a “non distogliere lo sguardo dal povero”. Invitati dunque a
partire dai poveri, a metterli al centro delle nostre comunità, a fare la nostra parte per cercare di
diminuire le disuguaglianze e dare sollievo e nuove opportunità a chi si rivolge a noi, per sconfiggere
insieme la miseria», conclude don Pagniello.
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