Sant’Alberto di Butrio – Seguire Don Orione per illuminare il mondo
Si è concluso ieri il percorso di formazione carismatica Seguilastella.
Nell’ultimo incontro, i partecipanti si sono ritrovati all’Eremo di Sant’Alberto, per conoscere Frate Ave maria, l’eremita cieco che nell’incontro con Don Orione ritrovò la luce.
Fra Ivan ha accolto il gruppo e raccontato la storia umana e spirituale di Cesare Pisano, ragazzino diventato cieco all’età di undici anni e per questo sprofondato in un profondo buio interiore. Don Orione accoglie Cesare e gli propone un orizzonte nuovo. Da eremita, Frate Ave Maria mostra la luce a molte persone e la gioia profonda dell’incontro con Dio.
Partendo dalla frase di Frate Ave Maria “Convertisti in luce le mie tenebre e in gioia la mia tristezza sicché la mia è veramente una luminosa e deliziosa notte perché l’unica mia luce l’unica mia gioia sei tu solo o Gesù figlio di Dio”, don Carlo Marin ha parlato della spiritualità di Don Orione. Non un semplice filantropo, un uomo che ha realizzato molte opere: la forza che ha animato Don Orione e da cui sono scaturite le sue opere è il suo profondo amore per Dio. Il tesoro prezioso che Don Orione ha scoperto, la presenza di Dio in ciascuno di noi, non poteva rimanere nascosto e si è trasformato in scuole, centri per giovani, case per anziani e disabili.
Don Gianni Giarolo, vicario provinciale, ha poi presentato la pedagogia di Don Orione, dal suo incontro con Don Bosco al famoso racconto di Ignazio Silone “Incontro con uno strano prete”.
Don Giovanni Carollo, direttore provinciale, ha salutato i partecipanti ringraziandoli della loro presenza e affidando loro il compito di portare la gioia di questo incontro ai colleghi e ospiti che ogni giorno incontrano nel loro lavoro. “Voi siete le mani e il cuore di Don Orione, con un vostro sorriso o una vostra carezza siete la sua presenza viva nelle nostre case”.