Milano – Come si vive la quarantena nella Casa del Giovane Lavoratore
Sky TG 24 ha dedicato un servizio alla Casa del Giovane Lavoratore di Milano, una struttura dedicata all’accoglienza di persone a rischio di emarginazione, lavoratori fuori sede e studenti.
La Casa del Giovane è nata nel 1963: in quegli anni l’Arcivescovo di Milano Card. Montini, il futuro Beato Papa Paolo VI, nell’osservare le difficoltà di una metropoli in grande crescita, espresse il desiderio di fornire ospitalità a tutti coloro che giungono nella città per lavorare. Fu così che l’Opera Don Orione, che aveva già attivo a Milano un Piccolo Cottolengo, aprì “La Casa Del Giovane Lavoratore” (CDGL) per dare “Casa al lavoro”.
La giornalista autrice del servizio ha intervistato alcuni ospiti che raccontano la loro quotidianità e anche qualche stralcio della loro vita: storie di lavoro, di studio, di affetti lontani, di sofferenza e ritrovata accoglienza.
“La nostra mission- spiega il Responsabile della Struttura Marco Pirotta – è dare opportunità di alloggio agli ultimi, che però oggi, a dispetto del nome, non sono più solo i giovani, ma anche extracomunitari, padri separati, ex clochard che hanno riqualificato la propria vita: tutti coloro che magari hanno delle entrate economiche, seppure limitate, e che in una città come Milano hanno difficoltà a trovare abitazioni”.
Le immagini del servizio raccontano di una vita semplice, con tutte le precauzioni per mantenere la distanza sociale, vissuta in in luogo che per molti è diventato casa, perché alla Casa del Giovane tutti sono importanti, non importa da dove vengono o che vita hanno vissuto.