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II Domenica del Tempo Ordinario – Ecco l’agnello di Dio!

II Domenica del Tempo Ordinario – Ecco l’agnello di Dio!

In questa domenica ascoltiamo un brano di Giovanni: siamo subito dopo il prologo, dove, con la testimonianza del Battista, inizia la parte narrativa del quarto vangelo.

Il Battista rettifica le false aspettative dei farisei: non è lui il Messia. Quando Giovanni vede Gesù dice ai farisei: “Ecco l’agnello di Dio”.

Cosa significa questa espressione? Questa è la prima confessione cristologica del vangelo, che rimanda, secondo molti studiosi, al servo di Jahve di Isaia,  “era come agnello condotto al macello”. Giovanni, fin dall’inizio, lascia intuire il destino di Gesù.

Qual è la missione di questo agnello? Il Battista dice che è colui che toglie il peccato del mondo. Il verbo greco che usa Giovanni significa sia portare che togliere di mezzo. Gesù ha fatto entrambe le cose, ha portato su di sè i nostri peccati e li ha cancellati, tolti di mezzo, proprio come il servo di Jahve.

Solo Gesù, che è penetrato in modo unico e irripetibile nel mistero dell’uomo ed è entrato nel suo cuore, solo Gesù è capace di togliere il peccato, che è la radice di tutti i mali. Giovanni considera il peggiore dei peccati l’incredulità, lo stare davanti alla luce di Cristo e rifiutarla.

 

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