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Milano – Due cori… una sola radice

Milano – Due cori… una sola radice

Domenica 12 gennaio sono tornati a fare visita al Piccolo Cottolengo di Milano gli amici dell’Associazione Black Inside, con i cori Black Inside e Be Spirit, che hanno regalato agli ospiti un bellissimo pomeriggio di musica ed allegria, giusta per cominciare ben carichi l’anno nuovo!
Al concerto è seguito un buffet con uno scambio di auguri davvero speciale.
Il repertorio di entrambi i cori è dedicato al “Contemporary Gospel” che nasce dall’unione e dalla contaminazione del canto gospel tradizionale con le tendenze musical più recenti. La nuova interpretazione dei brani risulta essere più moderna e con arrangiamenti originali.
L’origine di questi cori è molto interessante.

Il “progetto Coro” prende ispirazione da un immagine che ne racchiude ogni senso: “Il coro … nasce come un albero da un seme, affonda le sue radici nella terra e da essa si nutre.”
Grazie alla linfa che scorre nel tronco, cresce e genera rami forti che a loro volta danno vita ad una moltitudine di foglie. L’albero si espande diventando linfa vitale per chi di esso si nutre, o ombra rinfrescante per chi vi cerca riparo.
Tramite la musica, che è la sintesi più semplice e spontanea della complessità, l’albero scandisce i ritmi, libera le emozioni, i sentimenti, la comunicazione, la grandezza del silenzio.
Il tronco, i rami, le foglie sono il coro, gli individui, i loro racconti. Ognuno, con la sua specificità, contribuisce a formare l’insieme dell’organismo.
E come in uno stormire di fronde, l’albero racconta tutto il suo vivere in una musica che diventa vento, che ti sferza il cuore e poi ti accarezza l’anima. Sono pochi i luoghi dove questa semplice magia può dispiegare le sue ali e librarsi in volo, dove le specificità si incontrano a formare un solo patrimonio: il coro.

L’entusiasmo e l’energia generati negli oltre 50 concerti del coro Black Inside hanno prodotto tante nuove adesioni da dover formare un secondo coro, come un nuovo ramo dell’albero: i Be Spirit.
Il nome implica le varie sfumature della parola “spirito”: una persona vivace e briosa è “piena di spirito”, l’energia che vibra quando condividiamo noi stessi cantando è spirito.
Entrambi i cori sono formati da non professionisti legati dalla passione per il canto corale, persone eterogenee per età, professione e interessi, unite nel senso di comunità che il coro esprime. In questa attività ritrovano i valori fondanti dell’uomo sociale: sentirsi parte di un insieme, valorizzare la propria specificità come risorsa del gruppo, la perseveranza nello studio come senso di responsabilità verso il comune.
Due cori che hanno quindi una sola radice: donare agli altri la propria musica, cercando di regalare delle emozioni uniche a chi ha bisogno.

Gli ospiti del Piccolo Cottolengo, in questo senso, sono un pubblico di élite, che ascolta con attenzione, si lascia coinvolgere e restituisce il bene ricevuto centuplicato, contribuendo a fornire linfa vitale all’albero della musica.

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