21 settembre: parliamo di demenza
Oggi si celebra in tutto il mondo la XXVI Giornata Mondiale dell’Alzheimer, una patologia in aumento ma ancora poco conosciuta.
Lo svela una ricerca pubblicata nell’ambito della campagna internazionale “Let’s Talk About Dementia” (Parliamo di demenza), con l’obiettivo far conoscere meglio cos’è la demenza per contrastare lo stigma che impedisce alle persone di chiedere informazioni, supporto e assistenza medica che potrebbero migliorare notevolmente la durata e la qualità della vita.
Nella ricerca sono state intervistate circa settantamila persone in tutto il mondo tra persone con demenza, care giver, personale medico e pubblico in generale: i dati rivelano nel complesso un’allarmante mancanza di conoscenza a livello globale della demenza.
Alcuni esempi: due persone su tre pensano che la demenza sia conseguenza del normale invecchiamento; il 60% degli intervistati ritiene corretto non coinvolgere le persone con demenza, discriminandole e non considerandole prima di tutto come persone, con una loro individualità e un loro vissuto costruito lungo una vita intera, al di là dell’etichetta della diagnosi; il 48% è convinto che la memoria di una persona con demenza non migliorerà mai, neppure con interventi medici; 1 su 4 pensa che non si possa fare nulla per prevenire la demenza.
La battaglia per ridare dignità agli anziani con demenza va condotta a livello individuale, per mantenere una buona qualità di vita rispettosa e aderente al vissuto e alla storia della persona, ed a livello culturale, perchè la società nelle scelte strutturali e di politica pubblica non si dimentichi di chi, a causa dell’Alzheimer, dimentica la sua stessa vita.