Roma – Fare scuola è un’impresa…formativa

Secondo giorno ieri per la formazione residenziale del personale delle sedi Endo-fap.

Il gruppo dei Direttori e referenti amministrativi si è confrontato con esperti e testimoni sul rapporto tra lavoro e formazione. In molte realtà, già da diversi anni, la scuola professionale è diventata impresa, un’impresa formativa. I ragazzi, guidati da docenti e tutor, lavorano per fornire beni e servizi a clienti in diverse forme.

Dopo l’inquadramento giuridico di questa metodologia fornito dal prof. Emmanuele Massagli della LUMSA di Roma, è stata la volta delle testimonianza di CFP che offrono agli allievi la possibilità di imparare attraverso l’impresa formativa non simulata. Miriam Mazzoleni di Ecfop Vimercate ha raccontato come funziona e lavora il Bakery Cafè: una caffetteria aperta al territorio in cui i ragazzi lavorano e imparano dalla A alla Z come funziona un’attività.

Nel pomeriggio Federica Sacenti, insieme a Giovanni Zonin di Scuola Centrale Formazione,  ha presentato il Ristorante Formativo Le torri del Cefal di Bologna: aperto da vent’anni prepara ogni giorno dai 60 agli 80 coperti per impiegati e operai della zona.

I formatori e tutor, invece, hanno affrontato il tema della relazione educativa guidati dallo scoppiettante intervento di Ezio Aceti, psicologo e formatore che da anni approfondisce il tema dell’educazione degli adolescenti e dei bambini. Nel pomeriggio, Gianluca Amatori ha spiegato la metodologia del cooperative learning, un ulteriore strumento per superare la didattica tradizionale cattedra-banco e lavorare sul gruppo come mezzo per migliorare reciprocamente l’apprendimento.

E dopo la cena a Trastevere, non poteva mancare una passeggiata per le vie di Roma, tra chiacchiere, confronti sulle impressioni sorte a seguite delle relazioni, confronti tra modalità operative diverse da Regione a Regione, per riscoprire la bellezza della Città Eterna e dello stare bene insieme.