II giornata mondiale dei poveri – con don orione in ascolto dei poveri di oggi
Dopo la veglia di ieri sera con le associazioni di volontariato, Papa Francesco celebra oggi la Santa Messa in Piazza San Pietro, dove sono attesi quattromila bisognosi da Roma e da altre parti dell’Italia e del mondo.
Al termine della messa, millecinquecento pranzeranno con il Papa nell’Aula Paolo VI, per un momento di convivialità e di famiglia.
La dimensione della reciprocità trova riscontro nel logo scelto per la Giornata Mondiale dei Poveri: una porta aperta e sul ciglio si ritrovano due persone. Una tende la mano perché chiede aiuto, l’altra perché intende offrirlo. In effetti, è difficile comprendere chi tra i due sia il vero povero. O meglio, ambedue sono poveri. Chi tende la mano per entrare chiede condivisione; chi tende la mano per aiutare è invitato a uscire per condividere. Sono due mani tese che si incontrano dove ognuna offre qualcosa. Due braccia che esprimono solidarietà e che provocano a non rimanere sulla soglia, ma ad andare incontro all’altro. Il povero può entrare in casa, una volta che dalla casa si è compreso che l’aiuto è la condivisione.
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