Fano – I luoghi di lavoro e la relazione professionale
Si è tenuto domenica 10 giugno il terzo appuntamento del ciclo di conferenze organizzato dall’Opera Don Orione di Fano dedicato ai luoghi della relazione.
Stavolta al centro del discorso si è posto l’ambiente lavorativo – “L’ufficio e non solo: come vivere relazioni costruttive al lavoro”, questo il titolo – e dei rapporti che scaturiscono al suo interno ne ha parlato, suscitando grande coinvolgimento da parte del pubblico, Giuliano Calza, imprenditore e presidente della sezione marchigiana dell’Associazione Italiana Dirigenti del Personale (AIDP). Apprendere della sua drammatica scomparsa in un incidente stradale a poche settimane dall’incontro, lascia fortemente scossi e fa rivivere la memoria di quei momenti con ancora maggior intensità.
Basandosi sulla propria vasta esperienza di responsabile delle risorse umane (ragguardevole a tal proposito il suo curriculum che lo ha visto lavorare per grandi aziende italiane e multinazionali) il relatore ha subito precisato di credere fermamente nel concetto di relazione, tanto più che, ha subito aggiunto, la relazione sul lavoro è la più importante dopo quella familiare, dal momento che ben un terzo della vita di ciascuno si svolge sul luogo di lavoro.
Questo pertanto deve favorire relazioni costruttive sia tra colleghi sia tra datori di lavoro e lavoratori.
Quali sono allora gli aspetti che facilitano la creazione di tali relazioni?
Fondamentale, ha detto Calza, è la fiducia, pietra angolare nella costruzione di un rapporto, se essa si incrina questo crolla irrimediabilmente.
Ve ne sono poi altri parimenti importanti: il rispetto, la credibilità, l’equità (che non significa trattare tutti allo stesso modo, ma trattare tutti in modo giusto), l’orgoglio per quello che si fa, il divertimento (perché no? Ognuno deve portarselo da casa e trasmetterlo poi agli altri!) e, da ultima ma non ultima per importanza, l’autostima, che non va mai persa.
Ora, in un contesto professionale dove questi aspetti mancano viene compromessa non solo la relazione ma anche il risultato economico derivante dall’attività lavorativa e persino la salute, con l’insorgere di stress, ansia e depressione.
Esistono delle regole precise, prosegue Calza, che aiutano l’instaurarsi di una buona relazione al lavoro, esse sono: ascoltare, parlare apertamente, rispettare l’altro, conoscere i colleghi, ringraziare, non parlare male, essere costruttivi, non essere permalosi, essere empatici ed infine essere gentili.
Al contrario, laddove si manifestino quegli atteggiamenti che il relatore definisce “i quattro cavalieri dell’apocalisse”, ovvero: critica, disprezzo, stare sulla difensiva e ostruzionismo, l’ambiente lavorativo è destinato alla distruzione.
Fatte queste distinzioni tra ciò che agevola e ciò che impedisce una relazione costruttiva sul luogo di lavoro e a conclusione di tutto il discorso, si è chiarito il concetto di leadership relazionale, che consiste nell’assumersi la responsabilità di ciò che si fa, rivolgendo pertanto a tutti i presenti l’invito ad essere leader di se stessi!
È stato questo un incontro caratterizzato dalla profonda umanità del relatore – segnato, tra l’altro, da una storia personale decisamente singolare – e dalla capacità di entrare in empatia con quelli che ascoltavano e che di certo non hanno rimpianto il pomeriggio altrimenti passato al mare vista la splendida giornata di sole!
Pensare che l’uditorio è stato forse uno degli ultimi a poter ricevere il dono della testimonianza di uomo e professionista eccezionale, ne fa apprezzare ancora di più il valore.
È seguita la proiezione del film di Massimiliano Bruno “Gli ultimi saranno ultimi”, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale e avente per protagonista una magnifica Paola Cortellesi costretta a far fronte al dramma della perdita del lavoro proprio nel momento del tanto agognato arrivo di un figlio.
Come per gli appuntamenti precedenti, l’attenta scelta della pellicola ha saputo sottolineare in modo evidente ed efficace i concetti emersi durante la relazione.
Dopo la pausa estiva, il programma di incontri e proiezioni riprenderà domenica 16 settembre quando si metterà a fuoco la relazione nella scuola e nei luoghi dello studio con un intervento del prof. Roberto Franchini.