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Santa Maria La Longa – I frutti della Terra e il lavoro dell’uomo

Santa Maria La Longa – I frutti della Terra e il lavoro dell’uomo

Il Piccolo Cottolengo di Don Orione di Santa Maria la longa utilizza parte dei terreni agricoli per proporre una agricoltura sociale, sostenibile con i bisogni ed i desideri dei propri utenti ed aperta all’inserimento anche di giovani provenienti dal territorio, sempre contraddistinti da bisogni sociali elevati.
L’Azienda Agricola Don Orione sviluppa l’agricoltura sociale biologica con finalità riabilitative e terapeutiche. Obiettivo del progetto è prevenire o diminuire il disagio modificandolo in opportunità, attraverso azioni di relazione con il territorio e di impegno nel lavoro concreto.
Nel corso del 2018 l’Azienda Agricola Don Orione, del Piccolo Cottolengo Friulano di Santa Maria La Longa, proporrà un ciclo di eventi reinterpretando la solennità delle Quattro Tempora nei mesi di febbraio, maggio, settembre e dicembre.
Le quattro tempora sono 4 distinti gruppi di giorni (mercoledì, venerdì e sabato) dedicati dalla Chiesa fin dal III secolo alla preghiera, alla riflessione e alla santificazione del tempo e delle stagioni.

Il Piccolo Cottolengo friulano organizza le quattro tempora per restituire alle Tempora la loro funzione primaria di legare l’uomo alla natura, attraverso la riflessione su se stessi, rimettendo al centro del pensiero e dell’azione umana l’agricoltura. Detto in altre parole: bisogna legare l’agricoltura al futuro, perché il futuro passa da una nuova idea di agricoltura.
Il titolo scelto per la Prima Tempora del 24 febbraio prossimo, “I frutti della terra e del lavoro dell’uomo” trattiene in sé le quattro parole fondamentali su cui ogni riflessione, oggi, può farsi azione: frutti, terra, lavoro, uomo; che è come dire che partendo dall’agricoltura si può e si deve parlare di biologia, bioetica, religione, economia, politica, sociologia. Il successo sempre crescente di un’agricoltura sostenibile con tratti fortemente sociali è il primo passo verso un’idea di lavoro solidale che sappia ridurre le diseguaglianze aumentando il benessere psicofisico delle persone.
La creazione di una rete di persone, di organizzazioni, di istituzioni che veicolino nuove idee e nuove pratiche sui temi dell’agricoltura sociale, dell’ecologia e della salute (intesa come equilibrio di corpo, anima e psiche) permetterebbe ad ogni singolo individuo di partecipare ad un processo di presa di coscienza e di rinnovamento che viene dal basso, dalle piccole comunità e dalle singole iniziative. Diventando quello che Papa Francesco, nella sua “Laudato sii” chiama, con un’immagine di straordinaria efficacia “una nebbia che filtra sotto una porta chiusa”.

Perché il Piccolo Cottolengo promotore?
Fin dalle origini il Piccolo Cottolengo, così come pensato e sognato dal fondatore, è stato legato al lavoro agricolo. In questo periodo storico in cui la disabilità finalmente non è più trattata come malattia dalla quale guarire, ma come un aspetto della vita che ha il diritto di essere nel mondo, il don Orione vuole promuovere delle riflessioni non solo sul diritto all’accessibilità della cura ma anche sul diritto al lavoro.

 

Clicca QUI per leggere e scaricare la locandina.

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