La tutela dei minorenni in comunità
La promozione del diritto della persona di minore età a crescere e essere educata prioritariamente nella propria famiglia, costituisce uno dei compiti affidati all’autorità garante alla cui realizzazione devono essere indirizzati gli sforzi di tutti gli attori, pubblici e privati, che operano in questo settore.
Vi sono situazioni di fragilità che rendono indispensabile, per garantire una crescita serena della persona di minore età, l’attivazione di percorsi di protezione offerti da una famiglia diversa ovvero da una comunità di tipo familiare.
Le peculiari condizioni di vulnerabilità dei bambini e dei ragazzi che vivono lontani dalla propria famiglia di origine costituiscono “fattori di rischio” per lo sviluppo armonico della loro personalità ed è per questo che, proprio in tale ambito specifico, occorre garantire quanto più possibile l’eguaglianza dei diritti e delle opportunità.
La comunità che accoglie i bambini e i ragazzi è un luogo dove spesso si manifestano una pluralità di esigenze di tutela e, come tale, costituisce uno dei nodi nevralgici su cui porre attenzione per realizzare un sistema che risponda ai bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza in modo effettivo e efficace.
I bisogni di tutela che ruotano attorno al fenomeno dell’accoglienza nelle comunità non si esauriscono nelle difficoltà che determinano l’ingresso nella struttura ma riguardano anche la fase di uscita dal percorso di accoglienza dei ragazzi divenuti maggiorenni.
Bisogna impegnarsi affinché il giorno del diciottesimo compleanno per questi ragazzi sia una data da festeggiare e non da temere in vista del rientro in una famiglia di origine che, il più delle volte non ha ancora colmato le riscontrate carenze, ovvero di un repentino salto verso la dimensione di autonomia propria della vita adulta che, spesso, non si è ancora in grado di affrontare da soli.
Per tutti questi motivi, il contesto della comunità assume centralità nella sfida contro le disuguaglianze, data la necessità di porre in essere un intervento educativo e di protezione che possa fornire risposte adeguate a ogni specifica esigenza di protezione, valorizzando le differenze, non per marcarle ma per garantire a tutti questi bambini e ragazzi l’eguaglianza sostanziale dei diritti e delle forme di tutela rispetto ai loro coetanei.
Per queste ragioni, ma anche per offrire una visione aggiornata dei dati che riguardano questo settore, in attesa che il Sistema Informativo dei Servizi Sociali diventi operativo, è stato creato in collaborazione con le ventinove procure della Repubblica presso i tribunali per i minorenni, il monitoraggio dell’accoglienza in comunità.