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Bardhaj, Albania notizie di settembre-ottobre 2015

Bardhaj, Albania notizie di settembre-ottobre 2015

Pubblichiamo le notizie inviateci da Don Rolando, don Dorian e don Giuseppe Testa sulla nostra missione in Albania a Bardhaj

Carissimi confratelli, amici e benefattori vicini e lontani,
Eccoci al nostro appuntamento con le notizie e gli avvenimenti degli ultimi mesi dalla missione di Bardhaj in Albania. Il mese di settembre ci ha visti impegnati in diverse attività e incontri. Don Rolando ha partecipato con don Silvestro consigliere generale e fratel Miguel agli esercizi spirituali predicati dal direttore generale d. Flavio ai confratelli polacchi a Zdunska Wola dal 7 al 13 settembre, sulla figura del beato Francesco Drzewiecki, morto nel campo di concentramento di Dachau, in Germania. Martire per la fede ma anche, nella sua breve vita, è morto ad appena 34 anni, modello di religioso impregnato dello spirito di don Orione. Il ritorno da Cracovia domenica 13 pomeriggio è stato alquanto traumatico perché su Roma e in particolare sull’aeroporto di Ciampino imperversava una forte bufera di acqua e vento tanto che l’aereo dopo tre tentativi di atterraggio andati a vuoto tra sobbalzi, cadute ed impennate e non poco spavento dei passeggeri è andato ad atterrare a Fiumicino con un’ora e mezzo di ritardo. Ringraziamo il Signore. Subito è iniziato l’incontro annuale dei direttori dal 13 sera al 17 a Montemario che ha visto impegnati tutti i responsabili di comunità della provincia nella programmazione triennale insieme al nuovo consiglio provinciale insediato dal 29 giugno scorso. Presenti all’incontro dall’Albania don Rolando per la comunità di Bardhaj e don Giuseppe De Guglielmo per quella di Elbasan.   A Tirana dal 6 all’8 la comunità di sant’Egidio in collaborazione con la conferenza episcopale albanese e con la Chiesa Ortodossa autocefala d’Albania, sostenuta dal governo albanese e dal sindaco di Tirana ha organizzato il 29° incontro internazionale per la pace nello spirito di Assisi.  Vi hanno partecipato esponenti religiosi da 60 paesi del mondo sul tema “La Pace è sempre possibile”. Si voleva ricordare il 20° anniversario della fine della guerra in Bosnia. Vi hanno partecipato anche un bel gruppo dei nostri giovani guidati da don Dorian. E’ stata scelta l’Albania, Tirana, visitata lo scorso anno da papa Francesco, come periferia d’Europa, perché è stata additata come modello significativo per la convivenza e l’armonia tra le fedi anche in tempi difficili.  Don Dorian dopo questo incontro, ha fatto diversi giorni di esercizi spirituali con i sacerdoti diocesani in Kossovo. Il 14 mattina è cominciata la scuola per tutti i ragazzi fino al liceo. Da metà settembre quasi ogni giorno ci sono state riunioni e prove dei giovani per organizzare la festa patronale della Madonna del Rosario.  Il 28 settembre sono arrivati Gerardo e Maria due amici del Friuli che ci stanno dando una mano nel ripulire e rendere più gradevoli gli ambienti. Ci hanno ripitturato l’oratorio e anche la sacrestia. Alla fine di settembre finalmente anche noi ci siamo ritrovati tutti in comunità.  Il mese di ottobre mese del rosario, mese delle missioni è stato anche un mese intenso per le attività svolte e per le visite che abbiamo ricevuto.  E’ cominciato con il triduo in preparazione alla festa della Madonna del Rosario patrona della nostra parrocchia di Bardhaj. In particolare sabato 3 ottobre dopo la grande celebrazione della vigilia c’è stata una bellissima festa con una partecipazione massiccia di ragazzi, giovani e adulti. Dopo lo spettacolo molto bello, un grande kokteil per quasi 600 persone ha rallegrato tutti. Poi domenica 4, la festa della Madonna. Piano piano molti cominciano a sentirla come la propria festa. I nostri parrocchiani sono scesi dalle montagne da diversi villaggi e ognuno ha portato le proprie devozioni e i santi patroni e festeggia con i parenti il giorno stabilito, è difficile far capire che ora siamo qui per formare una nuova comunità sotto la protezione della Madonna del Rosario. Terminata la festa a Bardhaj abbiamo iniziato l’asilo a Oblike e il triduo a Obot per la festa dei santi Sergio e Bacco. Alla sera del 5 sono arrivati altri due amici dal Friuli Sergio e Giorgio. Hanno aiutato diverse famiglie povere di Bardhaj e di Oblike sistemando soprattutto i bagni e regolando l’impianto idrico dove non esisteva.  Il 7 ottobre, giorno ufficiale della festa della Madonna del Rosario e nono anniversario della dedicazione della chiesa, 3 suore delle Oblate della Madonna del Rosario, suor Veronica e suo Olga messicane e suor Mira albanese hanno fatto i voti perpetui nelle mani della madre Generale suor Luciana Pierotto e alla presenza dell’arcivescovo che ha presieduto la celebrazione. Suor Francesca, la superiora della comunità ha celebrato il 50° di professione religiosa e 20 anni di presenza delle Oblate a Bardhaj. Una grande gioia e un bel cocktail per tutti ha concluso la celebrazione. Gli amici e i collaboratori più stretti insieme all’arcivescovo hanno partecipato alla cena offerta dalle suore. Il giorno dopo Gerardo e Maria sono ripartiti per il Friuli e li ringraziamo di cuore. Il 9 è iniziato il catechismo a Bardhaj. Si sono presentati circa 200 ragazzi entusiasti di iniziare questa nuova avventura insieme al gruppo dei catechisti. Ad Oblike don Rolando e suor Flora hanno incontrato i genitori dei ragazzi stimolandoli a partecipare alla formazione e alla educazione cristiana e umana dei loro ragazzi.  Il 10 ottobre abbiamo partecipato con un gruppo dei nostri collaboratori all’assemblea diocesana “In missione con misericordia”.  La riflessione, prendendo spunto dal sinodo sulla famiglia appena iniziato a Roma, si è incentrata su come evangelizzare e coinvolgere le famiglie oggi, aiutandole a lenire le piaghe che le affliggono. Domenica 11, a Bardhaj, dopo la s. Messa don Dorian ha presentato nell’assemblea parrocchiale, il programma pastorale annuale “La Misericordia rinnova la comunità”.  Il 12 al mattino abbiamo fatto l’incontro comunitario e nel pomeriggio dopo il consiglio presbiterale don Dorian è partito per l’Italia portando ad Ercolano un giovane di Bardhanjor rimasto paralizzato dopo un incidente al mare, per una visita specialistica presso il nostro centro. Ringraziamo don Alberto e i confratelli di Ercolano per la disponibilità e l’accoglienza di questi poveri. Il 15 don Rolando con Sergio, il volontario di Udine sono andati nel bosco in cerca di funghi e ne hanno raccolti una quantità enorme in poco tempo. Qui in Albania la maggioranza della gente non li conosce e quindi non li apprezza allora è un campo aperto e nei boschi se ne trovano quanto uno desidera: porcini, ovuli, russule, manine, famigliole ecc….  Il 16 al seminario, don Rolando ha partecipato all’incontro dei religiosi e religiose con l’arcivescovo, per la programmazione del giubileo della misericordia. Il 17 il gruppo dei ragazzi della cresima di Bardhaj ha fatto il ritiro spirituale con don Giuseppe e suor Veronica a Shiroka, che si è concluso con le confessioni, nel frattempo è tornato don Dorian dall’Italia e per l’ora di pranzo sono arrivati anche don Achille, vicario generale, don Fulvio economo generale e l’avvocato Mirella Buccomino. Don Achille e Mirella ogni anno programmano una visita in Albania alle due comunità d. Fulvio era dal 2002 quando insieme al caro don Josè Carlos fece la visita canonica che non era più tornato ed è rimasto ben impressionato dallo sviluppo della missione soprattutto qui a Bardhaj.  La visita breve è stata breve ma molto gradita.  Il 19 qui in Albania è festa nazionale per il ricordo della beatificazione di Madre Teresa, ma è anche stata la festa della Madonna di Scutari, patrona della città e quindi insieme abbiamo partecipato in cattedrale, al pontificale presieduto dall’arcivescovo mons. Angelo Massafra.  Don Achille è stato scelto come concelebrante a fianco dell’arcivescovo cavandosela molto bene nella lettura in Albanese della sua parte del canone. Il 20 i confratelli sono partiti per Elbasan accompagnati da don Dorian, hanno lasciato don Fulvio all’aeroporto perché come vice presidente degli economi cattolici aveva una importante riunione. Il 22 è stata una giornata di pioggia intensa che però non ha fermato i giovani cresimandi ne i loro genitori che sono venuti numerosi per le confessioni. Il 24 nel pomeriggio a Bardhaj, 61 giovani hanno ricevuto il sacramento della cresima da mons. Angelo Massafra. Bella celebrazione con la chiesa stracolma di persone. Le suore hanno preparato la cena per noi, l’arcivescovo e fra Vincenzo il cerimoniere. Serata gioiosa. Nella notte anche noi abbiamo cambiato l’orario e il 25 pomeriggio dopo le celebrazioni don Giuseppe Testa è partito per l’Italia per Torremaggiore per una visita in famiglia di qualche giorno, la mamma non sta molto bene. Lunedì 26 a pranzo sono arrivati don Giuseppe Bisceglia e don Giuseppe De Guglielmo da Elbasan, a salutare gli amici Giorgio e Sergio all’ultimo giorno di permanenza. Nel pomeriggio don Rolando è salito a Bardhanjor per le confessioni in preparazione alla festa. Il 27 al mattino presto, ore 3, don Dorian ha accompagnato Giorgio e Sergio all’aeroporto. Dopo 20 giorni di lavoro sono rientrati in famiglia e li ringraziamo di cuore. Il 28 mattina alle ore 9.00 abbiamo iniziato il corso di meccanica a Bardhaj. 12 giovanotti si sono presentati per le lezioni. Abbiamo tardato un poco perché non avevamo il numero sufficiente di iscritti ma ora pieni di buona volontà abbiamo dato il via al corso. Subito siamo partiti per Bardhanjor per la festa di san Simone, don Rolando e don Dorian hanno concelebrato per un discreto numero di fedeli. I bambini avevano preso il permesso da scuola per festeggiare i patrono. Il 30 sera accompagnato dal nostro autista è arrivato don Felice Bruno, il nuovo consigliere alle missioni venuto a rendersi conto della realtà attuale della missione. Era stato in Albania nel 1994 ed aveva fatto un anno di tirocinio ma poi non aveva più avuto occasione di tornare anche perché da giovane sacerdote era stato in Ucraina. Il 31 per l’ora di pranzo è tornato anche d. Giuseppe Testa e così ci siamo incontrati tutti insieme. L’uno e due novembre qui c’è stato un grande movimento di persone perché c’è una devozione straordinaria verso i defunti e al cimitero di Bardhaj don Dorian ha inaugurato la cappella nuova appena terminata celebrando la prima s. Messa proprio l’uno novembre pomeriggio. Il 2 le celebrazioni si sono svolte nei cimiteri, ringraziamo il Signore per tempo primaverile che abbiamo avuto perché sono celebrazioni all’aperto e spesso sono avvenute sotto la pioggia. Il 3 pomeriggio c’è stata una bella processione a Scutari in ricordo dei martiri. Il 4 un avvenimento importante al quale ha avuto l’opportunità di partecipare anche don Felice, il 25° anniversario della celebrazione della prima Messa (ne avevamo parlato QUI). Nel 1990 don Simon Jubani appena uscito di prigione organizzò con un gruppo di fedeli la celebrazione della s. Messa per i defunti nel cimitero cattolico di Scutari. Fu un momento importante perché dal 1967 dopo la dichiarazione dell’Albania come stato ateo era stata bandita per legge ogni forma di attività religiosa. Le Chiese erano state chiuse, trasformate o distrutte. La cattedrale era divenuta palazzetto dello sport. Anche il cimitero era stato chiuso e serviva solo per le fucilazioni di quelli ritenuti nemici del popolo e del partito. I sacerdoti erano stati tutti imprigionati e non c’era più stata una celebrazione pubblica da 23 anni. La polizia circondò il cimitero ma non intervenne e così una settimana dopo l’11 novembre per s. Martino fu organizzata la seconda santa Messa alla quale parteciparono circa 50 mila persone e segnò la fine del regime e il ritorno della libertà religiosa fino ad allora negata. Per queste celebrazioni come delegato del papa è venuto il cardinal Salvatore De Giorgi, che ben conosce la nostra opera essendo stato prima vescovo di Foggia e poi a Palermo. E’ lui che ha ordinato il nostro d. Giovanni Carollo. Ha celebrato la s. Messa in latino, come allora don Simon Jubani perché quelli erano gli unici messali che avevano non avendo saputo nulla qui del Concilio Vaticano II e delle riforme fatte nella Chiesa. Vi ha partecipato anche il primo ministro Edi Rama, riconoscendo che la Chiesa è stata fattore decisivo di libertà, di umanità e di progresso economico e culturale. Il giorno dopo il 5 tutti insieme abbiamo accompagnato d. Felice ad Elbasan , ci siamo incontrati con i confratelli, abbiamo fatto con loro il programma annuale e riflettuto su alcuni punti del quaderno personale per mandare in provincia i nostri suggerimenti e le nostre riflessioni  in vista del capitolo provinciale.
Auguriamo tutti ogni bene. Grazie dell’aiuto che ci date con la vostra amicizia, il vostro aiuto e la vostra preghiera. Il Signore vi benedica tutti.

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