Chirignago – “Un cuore senza confini” che si esprimeva… così!
Terzo incontro del Corso di Formazione per volontari con la guida dell’Equipe Cura del volontariato e l’intervento principe da parte del dottor Roberto Franchini.
Durante la splendida serata si è cercato di fissare l’attenzione su tre punti fondamentali:
– lo sguardo con il quale si guardano gli altri ed in particolar modo il mondo della disabilità per arrivare a come don Orione volgeva il suo sguardo verso i suoi “poveri più poveri”;
– l’universalità dell’Opera di don Orione a 360°, in ogni angolo della terra, aperto ad ogni bisogno, ad ogni realtà;
– le “azioni” di don Orione, il suo modo di porsi, di avvicinarsi all’altro, di prendersi cura dell’altro.
Durante la serata sono stati condivisi alcuni frammenti del film “Qualcosa di don Orione” con Enrico Maria Salerno nelle vesti del nostro Santo quale spunto per il secondo punto e dell’opera realizzata dai nostri ragazzi sulla vita di don Orione quale occasione di riflessione per il terzo punto.
Al termine il momento interattivo preparato dall’Equipe durante il quale si era invitati a chiedersi e completare due frasi: “Il mio sguardo è come…” e “Vorrei essere nel mondo come…”.
Quale dono con i partecipanti un piccolo pezzo di pane, simbolo di un servizio da donare e condividere ed un biglietto con una splendida frase/riflessione di San Luigi Orione:
I piccoli, i poveri, i ciechi, i vecchi, gli afflitti, gli orfanelli, i malati
sono il mio sogno e il canto di Dio che da anni mi passa nell’anima, nella mente
e mi ferisce il cuore e mi fa vivere e morire di un fuoco ardentissimo,
e mi fa esclamare:
o amore di Gesù, o amore dolce ai piccoli e ai poveri di Gesù.
Oh Amore, oh morire d’Amore
Non poteva mancare poi la condivisione della cena a completamento di ogni serata di incontro al quale, in questa occasione, sono stati invitati a partecipare anche gli Educatori ed i Referenti di ogni unità d’offerta.