
Sanremo – L’arte di prendersi cura
Il Piccolo Cottolengo – Opera Don Orione di Sanremo si prepara a vivere il giorno della nascita al Cielo di Don Orione, avvenuta proprio a Sanremo il 12 marzo del 1940.
Il programma è ricco di eventu. Un convegno affronterà temi clinici, etici e sociali legati alla demenza, con un’attenzione particolare alle terapie non farmacologiche. I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare l’approccio multidisciplinare che integra diversi settori professionali nella cura e nell’assistenza alle persone con demenza.
Una delle novità più significative dell’evento sarà la presentazione della mostra fotografica e video “L’Arte di prendersi cura”. La mostra documenterà il percorso terapeutico di alcuni ospiti della struttura, che hanno preso parte a un progetto creativo che li ha visti protagonisti nella realizzazione di “quadri viventi”.
Questo progetto ha stimolato la memoria, la comunicazione e la socializzazione, utilizzando l’arte come strumento terapeutico. La mostra offrirà una visione empatica della demenza, ponendo l’accento sulla persona e non sulla sua condizione.
L’organizzazione dell’evento e del progetto terapeutico è frutto del lavoro di un team altamente qualificato e multidisciplinare, composto da: Don Fulvio Ferrari – Direttore dell’Opera Don Orione, Dott.ssa Camilla Martini – Responsabile scientifico, Dott.ssa Ana Popovic – Responsabile del progetto terapeutico, Dott.ssa Laura Bissolotti – Psicologa, Dott.ssa Lisa Manuello – Psicologa, Fabrizio Rinaldi e Raffaella Petunia – Educatori, Daniela Alberti – Fisioterapista, Merinda Di Battista – Referente OSS, Tania Papa – Responsabile della comunicazione. Supporto esterno: Giuliano Tinelli – Fotografo, Simone Caridi – Videomaker, Edy Santamaria – Arteterapeuta e pittrice, Carolina Iadarola – Sartoria e i Volontari del Servizio Civile, Lara La Delfa e Elisa Tomatis.
“Questo progetto testimonia l’impegno della nostra struttura nel migliorare la vita delle persone con demenza, integrando la cura fisica e psicologica con il valore della creatività e della relazione umana – ha dichiarato Don Fulvio Ferrari, Direttore del Piccolo Cottolengo – Crediamo che la cura delle persone anziane non debba limitarsi a rispondere solo ai bisogni sanitari, ma debba anche valorizzare la persona nella sua totalità, stimolando le sue capacità residue e mantenendo viva la sua dignità. E’ importante che l’ospite si senta a casa sua e percepisca le persone che lo circondano come la sua famiglia“.