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Palermo – Si chiude l’anno giubilare rosaliano

Palermo – Si chiude l’anno giubilare rosaliano

Palermo ha dedicato un anno giubilare al 400° anniversario del ritrovamento delle ossa di Santa Rosalia, al Monte Pellegrino, ove sorge un Santuario a lei dedicato retto dai religiosi orionini.

Lì dove lei ha vissuto l’intimità e il silenzio, lì dove si è fatta santa perché ha cercato il Santo dei Santi, Santa Rosalia è tornata in questo IV centenario. L’urna argentata che custodisce le sue spoglie mortali e che si trova nella Cattedrale di Palermo è tornata sul monte pellegrino, per poter festeggiare in modo ancora più solenne la festa liturgica del 4 settembre.

Oltre alla tradizionale “acchianata”, fedeli e turisti sono accorsi a visitare il Santuario per una preghiera a Rosalia in occasione dell’anno giubilare. Dal 10 luglio 2023 al 4 settembre 2024, infatti, è  stato possibile lucrare l’indulgenza plenaria nei due luoghi che la Penitenzieria Apostolica ha individuato, ossia la cattedrale e il santuario di monte Pellegrino.

Nel giorno della festa, l’Arcivescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica sul sagrato del Santuario, insieme a numerosi sacerdoti diocesani e orionini, tra cui il reggente don Natale Fiornentino. Presenti anche il sindaco dott- Roberto Lagalla, le autorità civili e militari.

Rosalia in questo Anno Giubilare ci ha parlato e ci ha chiesto di cambiare sguardo, di vegliare su di noi stessi, di essere intelligenti, di avere la sapienza del cuore e una fede cristiforme “che opera per mezzo della carità” (Gal 5,6) – ha detto l’Arcivescovo – Rosalia ci invita ad essere custodi dei nostri fratelli e sorelle in umanità e custodi delle ‘con-creature’ con le quali ‘con-viviamo’. Il corpo di Rosalia in mezzo a noi ci provoca ad essere custodi di fraternità, custodi della Città e della Terra. Animatori della cultura della vita. A voi giovani per primi Rosalia si rivolge. Siate come lei! Liberi nel Signore. Costruttori di futuro!“.

Leggui QUI l’omelia di Monsignor Corrado Lorefice.

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