
Grazie, papa Francesco!
La notizia della morte di Papa Francesco ha colpito il mondo intero, lasciando un senso di vuoto come per la morte di una familiare. Ora è il tempo della fede e della preghiera, del ricordo e della gratitudine, perchè nella resurrezione di Cristo, che abbiamo appena celebrato, noi crediamo che la morte non è la fine di tutto, ma un nuovo inizio.
Don Giovanni Carollo, direttore provinciale, invia questo messaggio alla famiglia carismatica orionina:
Carissimi,
i giornali e telegiornali ci stanno informando sulla notizia che ha scosso il cuore di credenti e non credenti: la morte di Papa Francesco, il Papa di tutti.
Vi consegno questo ricordo attraverso la testimonianza e le parole di un ospite di Casa Speranza, un fratello musulmano che appresa ieri la notizia mi dice: “E’ morto il nostro Papa”.
E’ morto il Papa dei Poveri. Questa espressione mi ha toccato molto, è vero che potremmo sintetizzare il pontificato di Francesco con queste parole: il Papa di tutti e in particolare dei poveri e degli scartati.
Inevitabilmente la memoria è andata ai funerali di Giovanni Paolo II, a cui ho partecipato. Se di lui si era detto l’uomo divenuto Papa, di Francesco potremmo dire il Papa che si è mostrato uomo. Francesco ha accorciato tutte le distanze, ha eliminato le barriere, culturali, sociali e religiose, per incontrare tutti gli uomini, ogni uomo e ogni donna. Per questo l’enciclica Fratelli tutti può essere considerata la sintesi del suo magistero.
Da orionini, rinnovando la nostra fedeltà al Papa, con lo stesso amore di Don Orione, non possiamo non cogliere un altro aspetto del magistero di Papa Francesco. Egli è stato il Papa della Misericordia. Ha invitato l’umanità a vivere il Giubileo straordinario della Misericordia, per mostrare al mondo il volto di Dio Padre che nel Figlio si mostra come misericordia. Anche il suo motto, “Miserando atque eligendo”, che si traduce come “Guardò con misericordia e lo scelse”, richiama alla misericordia.
Spesso il Papa è stato criticato su questo aspetto, non tutti hanno gradito questo invito a vivere la misericordia. Come non ricordare quanto racconta Luca nel suo Vangelo, prima della parabola del padre misericordioso, i pubblicani e i peccatori ascoltano Gesù con gioia, mentre i farisei e gli scribi mormorano. Questo è l’atteggiamento davanti al profeta di Dio, dinanzi al profeta della Misericordia di Dio.
Ringraziamo il Signore per averci donato Papa Francesco, così tanto vicino al carisma orionino per il suo modo di essere, di fare e di esprimersi. Sono note alcune sue espressioni molto vicine a Don Orione: Papa Francesco ha voluto una Chiesa in uscita, verso le periferie del mondo, Don Orione esortava a uscire fuori di sacrestia. Un Papa di tutti, veramente cattolico, con un cuore grande, senza confini, come quello di Don Orione.
E mentre ringraziamo il Signore per Papa Francesco, preghiamo fin d’ora per il nuovo Pastore che lo Spirito Santo susciterà per noi, per la sua Chiesa. Ancora oggi Gesù, guardando il suo popolo, dirà con compassione “Sono pecore senza pastore”, ma la promessa del Risorto è attuale “Non vi lascerò orfani, vi manderò lo Spirito Santo”. Quello Spirito che sceglierà il Pastore capace di guidare la Chiesa di oggi in cammino, pellegrina di speranza.