
Oradea – Missione Giubilare
Il 6 febbraio, la Diocesi Romano-Cattolica di Oradea ha indetto una giornata di missione per i fedeli di lingua romena, ungherese, italiana e spagnola nella Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria, la prima comunità parrocchiale che ha accolto in Romania i sacerdoti orionini della Congregazione Piccola Opera della Divina Provvidenza.
Il programma, organizzato nello spirito del Giubileo sul tema della Speranza che non delude (Rm 5,5), è iniziato con un momento di Adorazione Eucaristica seguito poi dalla prima predica missionaria del sacerdote orionino Francisc Lăcătuș. Don Francisc ha esordito con un breve excursus storico del Giubileo attraverso i secoli e ha continuato presentando il tema, il logo, ma anche l’importanza della croce processionale che accompagnerà l’Anno Santo. La predica si è conclusa poi con le testimonianze di due fedeli, Vincenzo Coppola e Florin Mihuț che, raccontando la propria storia, hanno fatto emergere il fatto che Gesù rappresenta veramente quell’ancora di salvezza, gioia e redenzione presente nel logo giubilare.
È seguita poi la Santa Messa Pontificale celebrata del vescovo Monsignr László Böcskei. Nella seconda predica missionaria, don Francisc, prendendo spunto dalla Parola Evangelica di Marco 6,7-13, ha invitato i presenti a compiere quattro passi da pellegrini per conoscere più profondamente ciò che significa questo anno giubilare: essere coscienti che ogni cristiano è scelto e mandato da Gesù, con amore santo, ad annunciare la Buona Novella; che tutto ciò che il credente realizza nella vita quotidiana è fatto per l’eternità; che la Speranza ha sempre a che fare anche con le prove della vita che possono però essere vinte con l’aiuto del Signore; e infine che la Buona Novella deve essere trasmessa con gioia e calore. Solo così un figlio o figlia di Dio può diventare fiamma viva in un mondo dove le tenebre ceracano di oscurare la luce.
Al termine della giornata, monsignor Böcskei ha ringraziato i presenti, tra cui il coro del Liceo Don Orione che ha animato la Santa Messa, ricordando che per essere in sintonia col messaggio dell’Anno Santo trasmesso dal Santo Padre Papa Francesco, ogni cristiano deve aprirsi all’incontro, alla compassione e all’aiuto dei poveri che incarnano Gesù Cristo Salvatore.