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Chiavari – Villaggio del Ragazzo, al servizio della persona
Il Segretariato nazionale delle Opere di Carità è in visita ad una realtà ligure, nata dal carisma di Don Nando Negri. Il gruppo è formato da don Roberto Polimeni, economo provinciale, Davide Gandini e Roberto Franchini, Area strategica dell’équipe provinciale, e alcuni responsabili di struttura delle opere di carità in Italia.
Nel 1946, finita da poco la Seconda Guerra Mondiale, don Nando firmò l’affitto di Villa Parma, un edificio in cui si erano insediati tedeschi e poi partigiani: quel giorno divenne la data di nascita del Villaggio. Una settimana di preghiera e di esercizi spirituali, e poi subito all’opera per accogliere i ragazzi poveri e sbandati che soffrivano di tutte le privazioni del dopoguerra: offriva pane e companatico, pulizia di pidocchi, doposcuola, gioco e formazione spirituale.
Per descrivere questa opera don Nando diceva: “Il segreto educativo del Villaggio del Ragazzo, in tutti i settori in cui opera, è favorire e sviluppare il senso della libertà, spogliarsi il più possibile dalle dipendenze, favorire il senso critico della vita, tendere sempre a promuovere la persona umana rispettando le idee dei singoli individui. Il senso religioso del Villaggio è l’amore.”
Oggi questa realtà è un’Opera Diocesana che promuove e gestisce servizi educativi, socio-sanitari, assistenziali, per il lavoro, la formazione e l’aggiornamento professionale.
Dopo una meditazione guidata da Don Fausto Brioni, sacerdote diocesano, sul tema della generatività, ispirata dalla figura di Zaccaria, il gruppo del segretariato ha visitato il Centro Benedetto Acquarone.
Il CEntro Acquarone è un “arcipelago di servizi”, un centro polifunzionale situato in una posizione tranquilla e circondata dal verde.
Il Centro Benedetto Acquarone ospita centro riabilitativo per persone disabili,piscina terapeutica,centro diurno, residenza protetta/RSA e comunità alloggio per persone anziane, comunità educativa assistenziale,centro giovani/spazio studio,palestra,campo da calcetto,struttura ricettiva extra-alberghiera,sala convegni,teatrino e tavernetta,spazi e opportunità per le associazioni di volontariato.
“Il Centro Acquarone può essere una fonte di ispirazione per monte realtà orionine – ha detto Roberto Franchini, Area Strategica e Formazione della Provincia Religiosa Madre della Divina Provvidenza – che possono essere luoghi che affiancano ai servizi sociosanitari altri spazi e tempi aggregativi, sportivi, culturali per essere vicini a chi è fragile in ogni età della vita”.