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II Domenica dopo Natale – Dio si è fatto uomo

II Domenica dopo Natale – Dio si è fatto uomo

In questa domenica la liturgia attira la nostra attenzione sulla nostra relazione con Dio, divenuta intima e stretta mediante l’Incarnazione di Gesù.

L’Incarnazione è il cuore di tutta la fede cristiana, non solo il cuore del vangelo di Giovanni che leggeremo oggi: il prologo può essere davvero definito uno degli inni cristiani più belli.

Per la meditazione di oggi ci soffermiamo sul versetto 14: “e il Verbo si è fatto carne”. Questo è il cuore della fede cristiana, questo è lo scandalo dell’Incarnazione. L’origine del cristianesimo non è un’idea, ma un avvenimento storico, la nascita di Gesù a Betlemme.

La carne di Gesù è il nuovo tempio dove Dio si rivela. Dio si fa carne per essere uno di noi: Gesù è uno di noi e ci introduce in una relazione intima con il Padre, uno di noi per farci come lui.

Papa Francesco, nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, al numero 88, ci dice che “Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione, ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza”.

 

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