Iași – In preghiera per l’unità dei cristiani
Giovedì scorso, la cappella del Seminario “Don Orione” di Iași ha ospitato la sesta giornata di preghiera per l’unità dei cristiani. L’evento è stato presieduto da Monsignor Petru Gherghel, vescovo emerito, insieme a p. Iulian Robu, cancelliere episcopale, p. Cristian Bîrnat, formatore presso l’Istituto Teologico Cattolico Romano “San Giuseppe” e dai sacerdoti della comunità “Don Orione”.
Il tema della giornata era “La Chiesa: comunità di credenti”. Il brano del Vangelo di San Matteo trasmette l’invito universale ad andare e fare discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome della Santissima Trinità, e ci ricorda che Gesù è con noi “tutti i giorni della vostra vita”.
Nell’omelia P. Cristian Bîrnat ha illustrato la profondità del messaggio evangelico e dell’Ottava di preghiera per l’unità dei cristiani. Attraverso un suggestivo racconto sugli abitanti della Laconia, legati da catene e pesanti palle, il sacerdote ha illustrato gli ostacoli che ci impediscono di sperimentare la libertà e l’unità nella fede cristiana. Il personaggio principale, Jonas, che scopre la via della liberazione, simboleggia il coraggio di vivere una vita nuova e libera sotto la guida di Dio. Questa libertà rappresenta la chiamata dei cristiani all’unità nella diversità, superando le differenze confessionali e i pregiudizi.
Il padre predicatore ha sottolineato che, come la Santissima Trinità, che rivela l’unità attraverso l’amore, i cristiani sono invitati a collaborare, a superare le divisioni e ad essere testimoni dell’amore di Cristo, un amore che libera e unisce. Nello stesso tempo, p. Cristian ha sottolineato l’importanza del coraggio di essere diversi, di pensare liberamente e di agire per l’unità, traendo ispirazione dall’esempio di San Luigi Orione, che ha superato le barriere sociali per diffondere la luce del Vangelo.
Al termine dell’omelia, il sacerdote ha rivolto un messaggio forte ai seminaristi e a tutti i credenti: “Osate essere voi stessi! La paura della mediocrità chiude la via verso il cielo”, citando san Gregorio Nazianzeno.
Dopo il momento dell’omelia, la comunità ha rinnovato la propria fede in modo speciale. Ogni partecipante ha ricevuto una candela e la luce, simbolo della fede e del mistero pasquale di Cristo, è stata condivisa da Sua eccellenza, mons. Petru Gherghel e dai sacerdoti presenti. La cerimonia si è conclusa con la professione del Credo, in uno spirito di comunione e solidarietà.