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Avezzano – 110 anni fa la tragedia del terremoto della Marsica

Avezzano – 110 anni fa la tragedia del terremoto della Marsica

Ricorre oggi l’anniversario di quel terribile 13 gennaio 1915, quando la terrà tremo così forte da ridurre interi paesi in macerie e portare ovunque morte e desolazione.

Don Orione partì da Tortona pochi giorni dopo il terremoto e prestò soccorso per giorni tra le macerie, raccogliendo bambini e ragazzi rimasti orfani a causa del terremoto. La sua presenza in quei luoghi è mirabilmente tratteggiata dal racconto di Ignazio Silone, “Incontro con uno strano prete”.

Anche oggi, in un inserto del quotidiano Il Centro, è ricordata la sua figura e il suo ricordo indelebile nel cuore di tutti gli abruzzesi e marsicani.

Oltre all’inserto che trovate in calce all’articolo, ricordiamo l’affetto di Don Orione per quelle terre e i suoi figli con le sue parole, in una lettera a Don Gaetano Piccini, orfano della Marsica e poi sacerdote orionino.

Tortona, il 30 sett. 1920

Caro don Piccinini,
sono contento della tua lettera, e più del trionfo della Madonna di Pietracquaria, ai cui piedi anch’io sono andato un giorno con una schiera di orfani, e pure con il vostro parroco don Giovanni. Tu la pregherai per me. (…) Oh io vorrei che foste santi, ma santi marsicani! più che abruzzesi, vorrei che fossero marsicani, ma anche gli abruzzesi, s’intende. Ti aspetto presto!

Quanto a te, caro mio Piccinini – che mi sei – per tanti santi motivi – doppiamente caro, – se pure ci può esser nel cuore di un padre più o meno amore in Gesù Cristo per le anime e per il bene dei suoi figli, io ti pongo le mani sul capo e particolarmente ti benedico in Gesù Cristo, vita nostra inseparabile. Cresci distaccato da ogni sentimento di te stesso e di vanità, e sii di un solo pensiero e di un solo affetto col padre dell’anima tua, e cresci degno di Dio, per la sua Chiesa!

La Divina Provvidenza mi pare abbia speciali disegni su di voi Abruzzesi e Marsicani: la vostra terra fu sempre una terra di forti, e di santi sopra tutto! Preparatevi per l’ora di Dio!

Ma il vostro e mio amore per quella nostra cara terra d’Abruzzo non sia umano, ma spirituale. Già un Arcivescovo dall’Abruzzo ci ha chiamati, è segno che Dio ci chiama.

Noi andiamo ove i Vescovi ci desiderano e ci chiamano. E le pietre sarete voi, usciti ed estratti dalle macerie e dalle pietre, o cari miei Abruzzesi, pietre spirituali di Cristo, del quale Paolo ha detto che è la pietra per eccellenza: petra autem erat Christus! (26, 140)

Supplemento Il Centro_110 anni terremoto Marsica
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