Gli auguri del Consiglio Provinciale alla famiglia carismatica orionina
Alla Famiglia carismatica orionina,
pace e benedizione dal Signore che nasce per noi e in noi!
In occasione della Natività del Signore, che ci introduce nella grazia del Giubileo, mi permetto di
riportare alla nostra memoria un articolo scritto da don Enrico Casolari e pubblicato nella rivista “Don
Orione oggi” nel dicembre del 2015. Il nostro caro Confratello ci riporta al giubileo vissuto dal nostro
Fondatore nel 1925.
“Grande fu il fervore e il coinvolgimento personale di Don Orione alla celebrazione del Giubileo
del 1925. Atto di fede, di vera conversione e di somma devozione verso il Vicario di Cristo. “Dopo la
visita al S. Padre la devota schiera dei Figli della Divina Provvidenza, guidata dall’infaticabile loro
superiore Don Luigi Orione, compì, nella mattinata del giorno 8 agosto, le prime due visite alle
Basiliche di San Pietro e San Paolo. Nel pomeriggio visitò ripetutamente quelle di S. Giovanni e di
Santa Maria Maggiore, alternando i canti propiziatori con le preghiere prescritte dal Sommo
Pontefice. Seguendo lo stesso itinerario, le visite giubilari furono compiute nei giorni seguenti.
Particolarmente notevole di tenerezza e di pietà fu, durante l’ultima visita in S. Pietro, la preghiera
che i Figli, commossi e riconoscenti, sciolsero sulla tomba del loro buon Padre Pio X, suggellandola
col bacio della croce segnata sul pavimento.
Al termine dell’ultima visita a Santa Maria Maggiore, dopo aver pregato al solito, per tutti i loro
confratelli assenti e lontani, per gli alunni, per tutti i benefattori e per le persone loro legate da
vincoli di giustizia e di carità, intonarono un solenne Te Deum. Ultimo atto dell’indimenticabile
pellegrinaggio fu la processione al Colosseo. Don Orione fece recitare il Rosario, conducendo la
schiera dei suoi religiosi verso le rovine del più ammirato monumento di Roma pagana, consacrato
dal sangue dei Martiri e capace di destare sublimi sentimenti di commozione, per un velo di mistero
che ci conquista.
Quando vi giunsero, il sole era appena scomparso dai più alti massi dell’edificio, ma l’aria ancora
luminosa, pareva vibrasse nell’attesa della funzione che stava per compiersi. La processione si fermò nel mezzo del Colosseo e Don Orione prese a parlare con voce solenne, rievocando il sacrificio di S.
Ignazio Martire e delle legioni cristiane.
La folla dei visitatori circondò in breve la schiera dei Figli della Divina Provvidenza i quali,
sull’esempio del loro Superiore, rivolti verso la croce inastata recitarono il Credo. A corona poi del
pellegrinaggio e in ringraziamento dei tesori spirituali ricevuti dal Signore, intonarono un altro
ardente Te Deum, fra un’ondata di intensa commozione: Te martirum candidatus laudat exercitus! E
l’innumerevole schiera dei confessori di Cristo parve aleggiare sugli umili religiosi che venivano in
quel sacro luogo ad attingervi forza cristiana e si prosternavano riverenti a baciare quella terra, su
cui erano caduti sanguinanti gli invitti campioni di Cristo. Quando nella penombra, i pellegrini
uscirono dal Colosseo, la via del sacrificio si schiudeva loro dinanzi più luminosa”.
Cari Confratelli, mettiamoci in cammino come “pellegrini di speranza” con Don Orione, affinché
ravviviamo in noi stessi e negli altri la fiducia nella Divina Provvidenza, certi che ella percorre con
noi i sentieri della storia umana in cui il Salvatore ha fissato la sua tenda.
A tutti voi auguriamo di vivere un Natale ed un anno nuovo e giubilare ricolmo della presenza del
Signore!
Fraternamente,
Don Giovanni Carollo e il Consiglio Provinciale