XXXII Domenica del Tempo Ordinario – Cosa diamo al Signore?
Terminato il dialogo con lo scriba che chiedeva quale fosse il comandamento più grande, Marco ci diche che Gesù continuava a parlare e insegnare nel tempio.
Il brano di oggi si apre con un’aspra invettiva agli scribi di Gesù, che nel Tempio osserva la folla che getta le offerte.
Si contrappongono in questo brano le figure degli scribi e della vedova. Le offerte che gettano nel tempio sono molto diverse: la vedova getta meno di un centesimo, ma offre a Dio la sua vita e il suo cuore.
Cosa diamo noi al Signore? Non ha bisogno di nulla, ma ha sete del nostro amore, cerca il nostro amore per il semplice fatto che ci ama e ci vuole felici.
Cosa diamo al Signore? Briciole di tempo, non solo in chiesa, ma anche lungo la strada dove troviamo il cieco Bartimeo o il povero Lazzaro di oggi, dove incontriamo coloro che sono ricchi solamente di sofferenze. Al Dio che si mostra vestito da mendicante, sfruttato, scartato e umiliato in mille modi cosa diamo?
Dio ci chiama ad essere come la vedova, che ha messo tutto il suo cuore nelle mani del Signore. La fede cristiana è trovare un tu che mi sorregge, è scoprire Dio guardano il volto dell’uomo Gesù di Nazareth.