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Solennità di Cristo, Re dell’univero

Solennità di Cristo, Re dell’univero

Cristo è la meta finale dei tempi e dei cicli storici, per questo celebriamo questa solennità alla fine dell’anno liturgico.

Oggi la liturgia ci offre parte del dialogo tra Gesù e Pilato, nel racconto di Giovanni che dà inizio alla Passione.

Giovanni ci presenta non tanto il processo politico davanti al magistrato romani, ma il grande processo tra Gesù e i Giudei. Sono due i colloqui tra Pilato e Gesù. Nel primo, che sono i versetti di oggi, Gesù spiega il vero significato della sua regalità.

Di quale regalità si tratta? Gesù non regna dominando, mediante un potere dall’alto, ma regna attrendo a sè chiunque sa leggere questo segno, chiunque attraverso la mediazione della croce si sente amato da Dio.

Gesù si cinge di un grembiule e lava i piedi dei discepoli, i piedi dell’umanità. Questa è la stupenda e  sconcertante icona dell’Onnipotenza di Dio. Dio ci ama fino a questo punto.

Così, lavando i piedi ai discepoli, Gesù non ha nascosto la sua grandezza divina, ma l’ha svelata. Una grandezza fatta di amore, servizio e umiltà.

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