Genova – Grazie dei fior: alla scoperta dei fiori delle Fieschine
Il progetto “Sulle tracce dei Fieschi”, presentato dall’Arcidiocesi di Genova e finanziato dalla CEI, ha visto il riallestimento del grande monumento funebre trecentesco del Cardinale Luca Fieschi, inaugurato ad aprile 2024 al Museo Diocesano di Genova.
All’interno di questo progetto, gli Ospiti del Villaggio della Carità sono stati protagonisti del percorso “Grazie dei Fior” che li ha portati a scoprire i Fiori delle Fieschine.
Ma cosa sono questi fiori?
Tutto nasce nel conservatorio Fieschi, che fu fondato per lascito testamentario di Domenico Fieschi, conte di Lavagna, il quale stabilì che la sua eredità servisse a costruire un centro di assistenza (conservatorio) per ragazze orfane e abbandonate. Domenico Fieschi morì nel 1762, la costruzione dell’edificio iniziò nel 1763 e i lavori dureranno 8 anni. Dopo solo dieci anni dalla sua apertura le Fieschine, che erano alloggiate e assistite nella struttura, erano duecento. Lo scopo è stato, quindi, quello di costruire un’opera pia laica, che potesse accogliere e accudire le ragazze nate a Genova da famiglie disagiate o orfane.
Nel conservatorio le ragazze ricevevano un’educazione scolastica e imparavano un mestiere (ricevendo uno stipendio), come ricamatrici o maestre nella fabbricazione dei fiori di seta, talmente belli da essere stati acquistati anche per il Palazzo di Versailles.
Il percorso “Grazie dei Fior” ha previsto tre incontri; i primi due, grazie alla conduzione e all’entusiasmo della dott.ssa Eleonora De Vecchi, guida del Museo Diocesano, si sono svolti presso il Villaggio della Carità: in queste due occasioni si è approfondita la storia del Conservatorio Fieschi e dei Fiori delle Fieschine, e si è sperimentata la costruzione dei fiori stessi, con le antiche tecniche, usando sia il feltro che il cartoncino.
L’ultimo incontro ha visto invece un assortito gruppo di ospiti visitare il Museo Diocesano, per poter vedere da vicino i fiori di seta e tutte le altre preziose opere custodite.