Tortona – 150 anni dalla nascita di Don Carlo Sterpi
Ieri nella Casa Madre Paterno di Tortona è stato celebrato il secondo giorno del triduo in onore del venerabile don Carlo Sterpi nel 150° della sua nascita.
Alle ore 18 nella Chiesa di San Michele il direttore provinciale don Giovanni Carollo ha presieduto la celebrazione eucaristica insieme a don Maurizio Macchi, vicario generali, e altri confratelli.
Nell’omelia Don Giovanni ha ripreso alcuni passi della pagina evangelica di Marco sottolineando come noi tutti siamo chiamati a lasciare i nostri beni e donare carità verso i poveri e i più bisognosi come ci ha insegnato il fondatore Luigi Orione. Ed a poi concluso tratteggiando alcune caratteristiche di don Sterpi quali la fedeltà, la creatività e la lungimiranza nei momenti più difficili della Congregazione dopo la morte del Fondatore.
Al termine don Flavio Peloso, direttore della casa, ha abbozzato alcuni tratti della personalità e della santità di Don Sterpi: la sua completa fusione spirituale e la collaborazione intelligente e pratica con Don Orione, con il suo carisma e i suoi progetti di bene. Era uno con lui, era un “altro Don Orione” ma anche “altro da Don Orione”, combaciò perfettamente con lui come le due facce di una unica medaglia.
Mostrando l’unico libretto (di 48 pagine) scritto da Don Sterpi, ha ricordato che ne fece sostituire le copertine già stampate con il titolo “Scientia et pietate” per riportarle al titolo da lui voluto “Pietate et scientia”. E tutti capirono perché. Da quel libretto ha tratto alcune frasi che formano il cardine della spiritualità del Venerabile oggi festeggiato: “La pietà è il sale che condisce tutto: senza pietà tutto rimane insipido”. “L’amore ai poveri non esiste, se non è nutrito da sincero, profondo attaccamento alla Chiesa, Corpo mistico di Cristo, e al suo Capo visibile, il Papa”. “La croce è il tonico della vita. Le croci, se prese per bene, fruttano per l’eternità”.
Dopo la Preghiera per intercessione del Venerabile Carlo Sterpi, i presenti si sono recati in visita alla cameretta ove egli visse e morì, conservata come era e resa accessibile. Il “Caffè di Don Orione” ha concluso questo momento celebrativo inserito nell’incontro mensile degli amici di don Orione che si svolge ogni 12 del mese al Paterno di via Emilia 63.