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Gavazzana –  Don Sterpi, una vita di umile servizio

Gavazzana – Don Sterpi, una vita di umile servizio

Ieri, a Gavazzana, paese natale del venerabile don Carlo Sterpi, si sono conclusi solennemente i tre giorni di commemorazione per il 150° della sua nascita.

A fare gli onori di casa e presentare i convenuti a questo momento celebrativo è stato don Flavio Peloso, direttore della Casa Paterno di Tortona e Postulatore generale, sottolineando l’importanza di tenere “memoria viva” di questi nostri padri di famiglia quale il venerabile don Sterpi.

Il superiore generale della Congregazione Padre Tarcisio Vieira ha presiuduto la celebrazione eucaristica insieme ad un bel gruppo di sacerdoti orionini, tra cui don Maurizio Macchi, vicario generale, e don Giovanni Carollo, direttore provinciale, e don Roberto Polimeni, economo provinciale. I sacerdoti orionini hanno voluto stringeri alla memoria di questo confratello che ha ricoperto un ruolo importante e determinante nella Congregazione come fraterno amico e collaboratori e poi primo successore del fondatore.

Erano presenti alcuni concittadini di Sterpi, un gruppo di sindaci dei paesi vicini, la Madre generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità Madre Alicja con alcune consorelle e i membri laici della Famiglia orionina.

Nell’omelia Padre Tarcisio ha ricordato come don Stetpi fu collaboratore fedele e uomo di Dio che ascoltava la Parola e la metteva in pratica. Commentando le letture di questa domenica ha sottolineato la preghiera di Salomone, giovane che attuato un cambiamento nella sua vita preferendo la sapienza agli onori della gente. Mentre il giovane del Vangelo malgrado fosse ben disposto ad un cambiamento di conversione, alla richiesta della rinuncia dei suoi beni se ne andò. Don Tarcisio ha concluso affermando che la Sapienza è la parola di Gesù: “Dobbiamo vivere nel mondo abbracciando le cose che non passano, ha detto don Tarcisio, l’incontro di Sterpi con Gesù ha prodotto un risultato diverso: Sterpi non se ne andò ma lo seguì sulla strada dell’amore, consumandosi per lui. La caratteristica della spiritualità di Sterpi era quella del Battista. “Egli (don Orione) doveva crescere e lui (Sterpi) diminuire “. Chiediamo al Signore che ci riservi anche a noi la grazia di lasciare che Lui ci guardi e ci ami. E la nostra risposta sia un sì incondizionato e totale con piena fiducia”.

Al termine, dopo la recita della preghiera, davanti alla Chiesa parrocchiale è stata benedetta ed inaugurata un’immagine di don Sterpi per commemorare questo anniversario.

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