Roma – Essere oggi fari di fede e cività
Il Segretariato Provinciale delle Opere ha ripreso il suo cammino con un incontro di due giorni a Roma, per riflettere su come le opere di carità possano essere anche oggi “fari di fede e civiltà”.
All’incontro erano presenti diversi rappresentanti delle opere di Carità orionine in Italia: Cristina Chiapella dal Piccolo Cottolengo milanese, Renato di Fiore dal Centro Don Orione di Pescara, Francesco Cojaniz dal Piccolo Cottolengo Friulano, Vincenzo Lazzaro dal Centro Don Orione di Chirignago, Fabrizio Lanciotti dal Centro Medico Sociale di Savignano Irpino, Alberto Bianchi dal Piccolo Cottolengo di Seregno, Camilla Martini dal Piccolo Cottolengo di Sanremo, don Dorino Zordan e Vincenzo Russo dal Piccolo Cottolengo Genovese, Alessandro Pusceddu dal Centro Don Orione di Selargius, Roberto Franchini e Davide Gandini dell’èquipe provinciale e don Roberto Polimeni, economo provinciale.
Il Segretariato si è interroga su come animare i segretariati zonali, e attraverso di essi tutte le opere di carità della Provincia, in modo che siano sempre di più ambienti vitali, formativi per coloro che a diverso titolo vi entrano, con un chiaro intento di testimonianza carismatica verso l’interno e verso l’esterno.
La riflessione del Segretariato si è suddivisa in due prospettive:
- Sguardo interno: migliore caratterizzazione delle opere
- Sguardo esterno: cosa facciamo con e per il territorio, o cosa facciamo che vada oltre l’assetto attuale)
Il Segretariato ha sottolineato l’esigenza di un cambio di passo, di un cambiamento di prospettiva, dalla tendenza conservativa a quella strategica e generativa.
A tal fine anche l’Osservatorio delle Povertà riprenderà così il suo cammino per allargare los guardo delle opere sui nuovi bisogni che bussano alla nostra porta e a cui siamo chiamati a rispondere, sulla scia di Don Orione.