Bergamo – Oltre il tempo, mani che creano
E’ questo il titolo della mostra inaugurata al Centro Don Orione di Bergamo. La mostra si compone di varie realizzate dagli ospiti del Centro e ogni pannello riporta il nome dell’artista che ha disegnato o creato un oggetto, esprimendo la sua creatività.
L’inaugurazione è stata un momento di grande emozione e partecipazione, arricchito dalla presenza di Marcella Messina, Assessora alle politiche sociali, longevità, salute e sport del Comune di Bergamo, che ha concesso anche il patrocinio.
Dopo un saluto e un ringraziamento all’assessore Marcella Messina, si è sottolineato come questa iniziativa sia in continuazione a quanto fatto lo scorso anno nell’ambito della cura come cultura. I disegni e le collane esposte sono originali, e sono il frutto del piacere di disegnare e di creare. Il tempo libero viene così occupato intelligentemente. Anche in una casa di riposo si può essere creativi e ricreativi. I lavori esposti ne sono la prova.
“È stato un piacere vivere questo momento, perché incoraggia gli educatori e gli animatori a proseguire su questa linea per vedere crescere e maturare nuovi talenti anche fra i nostri Signori – ha detto don Luigino Brolese – In ogni disegno appare chiara la personalità e gli interessi dell’artista”.
È stato poi rivolto un grazie a tutti gli educatori che favoriscono e coltivano gli interessi dei Signori a in particolare a Lisa e a Raffaella che hanno curato la mostra.
L’idea della mostra è nata a Lisa e a don Luigi. Chiacchierando con gli ospiti e vistando alcune delle loro camere, si sono accorti delle tante “ricchezze” che i Signori avevano creato e che custodivano fra le loro cose. Hanno ritenuto che meritassero di essere conosciute. Anche l’impostazione data al nostro giornalino ha aiutato a scoprire dei talenti ci ha rafforzato nell’idea di farli conoscere. Peccato lasciarli dormienti.
È stato poi ricordato il Professor Pilon che al Centro Don Orione si è scoperto anche poeta. Ha avuto il piacere di veder pubblicata, qualche giorno prima di morire la pubblicazione dell’ultima sua opera in tre volumi sulla “Storia del teatro minore di Bergamo”.
I quadri esposti appartengono ad Antonio (Tony Tex, sue sono anche le collane), e a Laura, ad Ella, (suo è anche il cuscino dipinto), a Teresa, e a Gianna. Di quest’ultima dobbiamo dire che la maggior parte delle sue opere sono state donate agli operatori. C’è anche stato chi, da fuori, vedendole sul social ha chiesto di poterle acquistare.
“In una realtà come la nostra è una mostra così è molto limitativa, perché molti talenti si esprimono in modo diverso, e non sempre le loro opere possono essere espose – continua don Brolese – Citiamo solo, come esempio Rosa che ha lavorato da Trussardi e continua a creare borse con innegabile gusto; Angela con le sue sciarpe e calze fatte a maglia; Lucia che riadatta vestiti, anche di alta moda, per la nipote; Adele con le sue babbucce e AnnaMaria con le sue doti di sarta. Dovremmo aggiungere tante altre persone che hanno la capacità di far rifiorire le orchidee nelle camere e nei balconi“.