Assisi – Esercizi spirituali del MLO: la qualità della relazione con Dio
Sabato la giornata è iniziata con la celebrazione della Santa Messa nella Cripta della Basilica di Santa Maria degli Angeli presieduta da Padre Sergio Prina Cerai OFM, che per il secondo anno si è reso disponibile a guidare il gruppo sui luoghi di San Francesco.
Nella riflessione Padre Sergio, commentando le letture offerte dalla liturgia, ha invitato a saper cogliere il messaggio di Gesù cioè la capacità di entrare nel mistero della salvezza. “Dobbiamo avere la capacità, ha detto Padre Sergio, di andare incontro a Dio per comprendere al meglio il piano della Salvezza di cui tutti noi ne siamo protagonisti. Il Signore chiede una compartecipazione per vivere questo grande mistero e ci chiede di amarlo e riconoscerlo nei fratelli”.
Citando don Orione ha esortato a ‘sporcarsi le mani’ dentro il corpo piagato del fratello che è Gesù Cristo stesso che per lui era il suo tutto.
Al termine della celebrazione il francescano ha guidato il gruppo nella visita all’Eremo delle carceri ed al termine, in libertà ognuno ha potuto visitare Assisi e raccogliersi nella preghiera personale nei luoghi santi. Nel pomeriggio nella quinta meditazione Don Carollo ha richiamato con forza l’avere uno sguardo alto perchè a volte “ci sentiamo un po’ tutti mendicanti, ha detto il predicatore, alla ricerca di punti fermi nella vita di consacrazione, perché la richiesta di santità, (perseveranza, vita pulita, passione per il Signore), vale a dire ciò che gli altri si aspettano o pretendono da noi, spesso è superiore all’offerta, ciò che noi possiamo dare. La sproporzione che sentiamo vera, può generare rassegnazione e scoraggiamento nel senso che le forze profuse in campo pastorale, vocazionale, educativo, assistenziale, non hanno un ritorno a portata di mano e/o a breve scadenza. Ma davvero non hanno un ritorno? In questo quadro situazionale conforta la tradizione iniziata dal Fondatore che è passato dalla raccolta di spighe di grano a quella delle vocazioni. Prima mendicante per necessità e poi mendicante per fame di anime e quindi di Dio”.
C’è stato anche un gradito spazio di ascolto della testimonianza di sorella Stefania, responsabile della struttura che sta ospitando il gruppo: “Fraterna Domus, Casa della fraternità, ha detto sorella Stefania, è animata da una comunità di fedeli laici nata dal cuore di don Francesco Bisinella che, subito dopo il Concilio Vaticano II, concretizza l’ idea del ‘Volontariato nel mondo’”. Il nostro carisma è la testimonianza della fraternità cristiana e dell’ accoglienza fraterna attraverso le opere di Misericordia”.
Dopo la celebrazione dei vespri e la cena, la giornata si è conclusa in Basilica con la processione aux-flambeaux con la Regina degli Angeli.