Roma – Innovare per educare
Si conclude oggi la tre giorni di formazione delle sedi Endo-fap, che ogni anno riunisce formatori, direttori e coordinatori per un momento di confronto e approfondimento.
Da Mestre, Fano, Palermo, Roma e Borgonovo Val Tidone lo staff delle scuole professionali orionine si è trovato a Roma per affrontare l’attualissimo tema dell’innovazione, soprattuto riguardo all’intelligenza artificiale, senza perdere di vista il cuore dell’identità orionina della formazione professionale: l’educazione dei giovani, “sole o tempesta del domani”.
I relatori chiamati a guidare l’approfondimento provengono da realtà di eccellenza italiane e hanno proposto spunti interessanti di riflessione e di miglioramento.
Nel pomeriggio di lunedì, don Felice Bruno, consigliere provinciale uscente, che negli ultimi sei anni ha seguito la pastorale educativa, ha introdotto i lavori, partendo dalla vicinanza del titolo del corso con il linguaggio orionino. “Dobbiamo andare e camminare alla testa dei tempi e dei popoli, e non alla coda, e non farci trascinare. Per poter tirare e portare i popoli e la gioventù alla Chiesa e a Cristo bisogna camminare alla testa” scriveva Don Orione nel 1920 e don Bruno ha ripercorso le innovazioni che sono state realizzate nelle sedi Endo-fap, lanciando alla platea le nuove sfide che le attendono: la centralità della relazione educativa, la personalizzazione formativa, l’animazione pastorale, la verticalizzazione della filiera e l’introduzione di metodologie innovative (AI).
A seguire Daniele Barca, preside dell’IC3 di Modena, ha raccontato il percorso che il suo istituto ha intrapreso qualche anno fa per costruire una scuola aperta, che usa gli strumenti digitali e l’intelligenza artificiale, per collaborativa con il territorio e con le famiglie.
La giornata di ieri è iniziata con un momento comunitario, con la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal Direttore Provinciale Don Giovanni Carollo, insieme a Don Felice Bruno e Don Ugo Rega, parroco della parrocchia Mater Dei di Roma e docente presso Endo-fap Lazio.
Poi l’ingegner Antonio Danieli, Direttore Generale della Fondazione Golinelli di Bologna, ha presentato il modello alla base delle attività della Fondazione, che sostiene l’innovazione delle imprese, la ricerca e progetti educativi di formazione.
Nel pomeriggio Monsignor Claudio Giuliodori, Presidente della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università e Presidente del Consiglio Nazionale della scuola cattolica, ha salutato i partecipanti e ha ricordato a tutti la presenza della Chiesa a fianco dell’importante obiettivo della Formazione Professionale: accompagnare i giovani più fragili nella costruzione del loro futuro.
I partecipanti nel pomeriggio si sono poi divisi in due gruppi di lavoro. Direttori e coordinatori hanno dialogato ancora con Antonio Danieli per poi condividere le linee di programmazione dell’anno 2024-2025, in cui ricerrerà il 50° di ENDO-FAP nazionale.
I formatori hanno lavorato con Luca Caputo, segretario nazionale dell’area digitale del CNOS-FAP, che con un’attività di laboratorio ha fatto toccare con mano ai colleghi di Endo-fap come la tecnologia può essere di supporto a una nuova didattica.
Alla sera il gruppo ha condiviso un momento di festa con una cena nel cuore di Roma, per poi trovarsi a passeggiare nella sua bellezza eterna insieme al gruppo di studenti della sede di Palermo e Paternò che oggi partono per tre settimane di stage a Valencia, finanziate dal progetto Erasmus Plus.
Oggi, ultima giornata del corso, Maurizio Gentile, professore associato di Didattica Inclusiva alla Lumsa, porterà un intervento dal titolo “insegnare educando: fattori socio-emotivi, valutazione e didattica”.
Roberto Franchini, presidente di Endo-fap, e Serena Susigan, direttore della sede nazionale, guideranno il gruppo nelle conclusioni e nella condivisione delle linee programmatiche del prossimo anno.