Roma – Buon onomastico, don Orione!
La famiglia carismatica orionina ha festeggiato ieri a Roma l’onomastico del Fondatore, ripetendo il gesto che lui compì per la prima volta proprio 100 anni fa: celebrare la santa messa all’altare di San Luigi Gonzaga, nella Chiesa di Sant’Ignazio.
Don Orione disse chiaramente la ragione più profonda di questa consuetudine: “Come negli altri anni, domani alle 12.30, dirò la Messa sul Corpo di S. Luigi Gonzaga; vado là perché ho un voto, finché posso” (Lettera del 20 giugno 1932).
Molto probabilmente faceva riferimento a quella “scommessa” che egli chiamò anche “promessa”, fatta con il compagno di seminario Alberto Vaccari, e firmata con il proprio sangue:
“San Luigi, 1891: A nome e gloria di Dio, ad onore di Maria Santissima Immacolata. I sottoscritti Orione Luigi di Gesù e Vaccari Alberto, si danno il seguente appuntamento in Paradiso ai piedi di Maria Santissima. Si vedrà: 1° Chi avrà salvato più anime in causa prima; 2° Chi sarà più santo”.
Padre Fernando Fornerod, consigliere generale, ha presieduto la celebrazione, accompagnato dal Direttore Generale, Padre Tarcisio Vieira, e dal Direttore Provinciale, Don Giovanni Carollo, e da numerosi sacerdoti orionini.
Erano presenti tutti i rami della pianta crescitua dal carisma di San Luigi Orione: Armanda Sano, coordinatrice generale del MLO, le rappresentanti dell’ISO e le Piccole Suore Missionarie della Carità, con la Madre Generale, Suor M. Alicja, e la provinciale Suor M. Mabel.
Numerosi anche i fedeli giunti da diversi luoghi per partecipare a questo importante anniversario di famiglia.
Celebrare la messa a Sant’Ignazio, il 21 giugno, non solo rinnova “la Messa di Don Orione”, ma anche la sua “scommessa” o “gara” o “promessa”: “Appuntamento in Paradiso ai piedi di Maria Santissima.
Si vedrà: 1° Chi avrà salvato più anime in causa prima; 2° Chi sarà più santo”.