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V Domenica di Pasqua – Gesù è la vite, noi i suoi tralci

V Domenica di Pasqua – Gesù è la vite, noi i suoi tralci

Giovanni nel suo Vangelo, usando immagini e allegorie, ci dice che Gesù è la vita, la luce, l’acqua, il pane della vita, il Buon Pastore: il brano di oggi ci presenta l’immagine della vite e dei tralci.

La vite, ai tempi di Gesù, era segno di abbondanza e ricchezza. Il tralcio è immagine della terra promessa e della ricchezza della promessa di Dio.

Il brano di oggi è inserito nel secondo discorso di addio di Gesù, contenuto nel vangelo di Giovanni. Gesù si presenta come la vite.

Il termine chiave che riassume questo discorso è “Rimanete in me”, che indica una relazione tra persone, una comunione tra noi e Gesù, come il tralcio con la vite.

Come può rimanere in Cristo un cristiano? La prova che il tralcio è davvero attaccato alla vite è l’amore tra di noi.

Il tralcio riceve la linfa necessaria dalla vita per vivere, altrimenti secca e viene gettato nel Fuoco. E’ necesaario che il cristiano resti attaccato a Gesù perchè solo così può ricevere la forza di fare della propria vita un dono, altrimenti diventa arido, come foglia avvizzita.

 

 

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