Tortona – Seguendo la scia di una stella, Don Orione
Segui la stella: questo è il titolo del percorso di formazione per dipendenti e collaboratori delle opere orionine in Italia.
Prima tappa a Tortona, per riscoprire le radici del carisma di Don Orione, visitando i luoghi dove ha vissuto: il Santuario della Madonna della Guardia, il collegetto di San Bernardino, il Duomo, il Paterno.
Il gruppo in questa prima edizione del 2024 è stato davvero numeroso, con presenze da Avezzano, Pescara, Genova, Santa Maria La Longa, Campocroce, Chirignago, Fumo, Tortona, Seregno, Ercolano, Napoli e dalle strutture delle suore orionine di Genova, Tortona e Cusano Milanino.
Al mattino Don Alessandro D’Acunto ha introdotto i lavori con una presentazione delle opere orionine in italia, seguito da Don Giovanni Carollo, direttore provinciale, che ha spiegato i valori carismatici che sostengono queste opere.
Davide Gandini, per far comprendere meglio il carisma di San Luigi Orione, ha inserito la sua figura nel contesto del suo tempo. Prima del pranzo, Don Renzo Vanoi ha guidato la visita nel Santuario della Madonna della Guardia.
Nel pomeriggio, il gruppo è stato accolto da Suor Carmen al Piccolo Cottolengo. Qui Michela, un’educatrice, ha raccontato la vita all’interno di questra struttura: qui, nonostante la gravità delle patologie di molti bambini, tra respiratori e peg, non manca mail il sorriso e la cura di tutto quello che può rendere felici le “perle” di don Orione, da un gelato a una bella treccina nei capelli.
Nel Duomo i partecipanti hanno potuto visitare le stanze in cui il giovane chierico orione viveva da custode della Cattedrale e in cui ha accolto i primi ragazzi, che hanno poi fatto parte dell’oratorio San Luigi.
Al Paterno, nella cappellina, ai piedi della Madonna della Divina Provvidenza, Don Giovanni Carollo ha letto l’ultima buonanotte che Don Orione ha dato ai suoi ragazzi, prima di partire per Sanremo, dove morì il 12 marzo 1940.
Questa giornata di emozioni e di incontri non poteva che terminare con la celebrazione della santa messa. Nella Chiesa di San Michele, i partecipanti hanno potuto affidare alla preghiera le sensazioni vissute nella giornate, riconoscendo nella propria vita e nel proprio lavoro l’appartenenza alla famiglia carismatica orionina.