Tortona – Accanto agli ammalati
Sabato il Santuario della Madonna della Guardia di Tortona si è trasformato in una “piccola Lourdes”.
Ai piedi della Madonna della Guardia è stata celebrata la Giornata Mondiale del Malato alla presenza di numerose autorità civili e militari, associazioni di volontariato che prestano il loro generoso servizio ai più bisognosi e molti fedeli devoti.
Il Vescovo Monsignor Guido Marini ha presieduto la celebrazione, insieme ai sacerdoti orionini e diocesani. Un appuntamento ormai diventato tradizione per ringraziare coloro che operano nel mondo della sanità pubblica e privata e per pregare la Madonna della Guardia per il loro operato per i malati.
Il Vescovo nella riflessione, prendendo spunto dalla pagina evangelica del lebbroso guarito da Gesù, ha detto che dobbiamo “vedere nella figura del lebbroso il volto e la vita di ogni persona malata, sofferente nel fisico, di ogni persona che vive l’esperienza del dolore. Vogliamo – prosegue Monsignor Marini – che questa contemplazione ci porti ad un movimento nuovo del cuore, ad un sentire diverso, ad una compassione più grande, ad una preghiera più intensa, ad una operosità più generosa”.
Al termine dell’omelia, alcuni fedeli hanno ricevuto l’Unzione degli Infermi. L’assemblea si è unita alla preghiera perché guarisca e lenisca i dolori i fratelli e sorelle che si trovano in qualsiasi genere di malattia spirituale e corporale.
Prima della benedizione finale, il rettore don Renzo Vanoi ha ringraziato i presenti e ha riportato un passaggio del messaggio che il direttore nazionale della Pastorale della Salute, don Massimo Angelelli ha inviato per questa occasione al nostro vescovo Guido e che si rivolge ad ognuno come impegno in questo importante ambito sanitario. Ha auspicato che “ogni persona malata, i curanti, gli operatori pastorali, le famiglie, possano riscoprire in questa Giornata e in quest’anno di preghiera che ci condurrà al Giubileo del 2025 il volto sereno del Cristo, che ringraziando dice: ero malato, e ciò che hai fatto a questo malato l’hai fatto a me. Ossia, hai avuto cura di me!”.
Durante il canto dell’Ave di Lourdes, il vescovo si è recato sul sagrato della Basilica per la benedizione dei numerosi mezzi di pubblica utilità presenti.