skip to Main Content
Menù
Chirignago – Fiera Franca, una festa tra cultura, amicizia e inclusione

Chirignago – Fiera Franca, una festa tra cultura, amicizia e inclusione

E anche quest’anno la Fiera Franca è arrivata al termine, ma ha lasciato nel cuore di chi ha partecipato tanto calore.

Dagli sguardi e dai volti ritratti nelle foto, si può percepire il clima di festa e di famiglia che si è respirato in quei giorni al Centro Don Orione di Chirignago: educatori con il grembiule o dietro il banco del mojito, ospiti con disabilità con il vassoio da cameriere insieme a giovani volontari, signore e amici del Centro in cucina e dietro le quinte a organizzare l’accoglienza all’Agribar.

Il meraviglioso giardino all’italiana della Villa e l’azienda agricola sono state trasformati in un luogo magico e varcando i cancelli della struttura sembrava di entrare in una nuova dimensione, più rilassata, avvolgente come un caldo abbraccio.

Oltre ai manicaretti della cucina, il vino dell’azienda agricola e la musica, non sono mancati i momenti culturali, per valorizzare quel tesoro di arte e cultura che il Centro racchiude, ovvero la Villa Bisacco-Palazzi, risalente al Cinquecento. L’Ing. Jacopo Bisacco Palazzi era un progettista di fama internazionale, progettò ferrovie e canali d’irrigazione in diversi paesi africani, diresse la costruzione di un grande acquedotto per Venezia. Nella Barchessa adiacente alla villa aveva dato inizio ad un piccolo Museo che, negli anni, incrementò mediante ricerche personali e studi sugli animali che vivono o meglio, vivevano, nella laguna e nella gronda lagunare.

Martedì, ultimo giorno della Fiera, è stata inaugurata la Barchessa appena restaurata. La Barchessa, nelle ville venete, è un edificio rurale di servizio,  destinato a contenere gli ambienti di lavoro dei contadini, caratterizzata  una struttura porticata ad alte arcate a tutto sesto.

Erano presenti Francesco Tagliapietra, Presidente della Municipalità Chirignago Zelarino, Luisa Rampazzo, Vice presidente della municipalità Chirignago Zelarino, Paola Mar, assessore con delega al patrimonio, toponomastica, università ed eventi, Elisa Bracceschi, consigliere delegato ai rapporti con i cittadini ed associazioni, la prof.ssa Giorgia Franzoi, docente di disegno e storia dell’arte, la linguista e venetista Anna Spolaor.

La dott.ssa Mar ha espresso l’apprezzamento per il restauro di una struttura così carica di storia, ma soprattutto perchè, ospitando le attività del Centro Diurno, questo luogo un tempo pullulante di vita e di lavoro, ritorna a essere vissuto quotidianamente. Anche i lavori di restauro, svolti dalla ditta Moretto e Lares, hanno avuto delle soprese, come la riscoperta di un dipinto, sul lato che si affaccia alla via miranese, che è stato ripristinato.

La dottssa Franzoi ha poi impreziosito l’evento con la storia di questo edificio, mentre Anna Spolaor attraverso le parole del dialetto veneto da dipinto un quadro di come si viveva nella Barchessa nella vita contadina.

Don Luciano Degan ha concluso l’inaugurazione con la benedizione dei locali e di quanti ci vivono e lavorano, per poi salutarsi tutti con un bel brindisi.

Back To Top