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Trebaseleghe – Curare è sempre prendersi cura?

Trebaseleghe – Curare è sempre prendersi cura?

La Casa Don Orione di Trebaseleghe ha organizzato un convegno su questo tema, per celebrare i 35 anni di attività.

Al Convegno, accreditato per le professioni sanitarie nell’ambito del programma ECM, hanno partecipato un centinaio di persone, riempiendo tutti i posti disponibili previsti dagli organizzatori.

Prima dell’avvio dei lavori, don Bruno Libralesso, direttore della comunità religiosa, ha voluto porgere i suoi saluti ai presenti e sottolineare l’importanza della domanda che dà il titolo al convegno, soprattutto nell’ambito della presa in carico dell’anziano fragile.

I relatori intervenuti provenivano sia dal mondo della sanità pubblica che privata: la dott.ssa Anna Ceccon, medico geriatra, ha parlato della presa in carico della persona con demenza nell’AULSS6, il dott. Giorgio Pavan, Direttore ISRAA Treviso, ha delineato i luoghi della cura tra residenzialità e cure domiciliari. Fabio Toso, Direttore Generale Fondazione Opera Immacolata concezione ONLUS, ha proposto una riflession per ripensare all’ambiente come protesi ai bisogni di cura.

Nell’ultima parte della mattinata, la dott.ssa Tania Mattarello, psicologa e neuropsicologa dell’AUSSL6, ha trattato il tema dei disturbi del comportamento, come segnali da comprendere e di cui farsi carico. Roberto Franchini, docente dell’Università Cattolica del SAcro Cuore e consulente dell’Opera Don Orione, e DAvide Gandini, consulente dell’Opera Don Orione e scrittore, hanno invece approfondito la  metodologia dei progetti di vita.  Infine l’avv. Valentina Ceolin, civilista del foro di Venenzia, ha affrontato la Legge 219/2017: prestazioni del consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento.

La Casa Don Orione ha offerto a tutti un ricco buffet per festeggiare insieme il traguardo dei suoi primi 35 anni di attività a servizio dei più fragili.

Nel pomeriggio la dott.ssa Ines Testoni dell’Università di Padova, ha parlato del Fine vita, come prendersi cura di sé e dell’altro.

I partecipanti si sono poi divisi in tre gruppi di lavoro, moderati da Tania Mattarello, Roberto Franchini e Valentina Ceolin. I lavori dei gruppi sono poi stati presentati in plenaria per la conclusione dei lavori.

 

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