Roma – Cristian, Dritan, Dandy, Victorien, Henrique, il loro sì a Dio nella famiglia di Don Orione
Nel giorno in cui la famiglia orionina ricorda il ritorno di Don Orione al Cielo, cinque giovani hanno emesso la loro professione perpetua nelle mani di Don Giovanni Carollo, Direttore provinciale.
I cinque giovani rappresentano l’abbraccio dell’Opera di Don Orione la mondo: Cristian proviene dalla Romania, Dritan dall’Albania, Dandy dalle Filippine, Victorien dal Burkina Faso e Henrique dal Brasile
Don Giovanni nell’omelia ricorda le parole di Don Orione sulla vocazione: ““La vocazione religiosa non è già di chi è perfetto, ma di chi desidera diventarlo.”
“La vocazione, ogni vocazione, nasce da un incontro, come quello di Gesù con la Samaritana al pozzo – prosegue don Carollo – In questo giorno di grazia, Cristian, Dritan, Victorien, Dandy ed Henrique dichiarano con la loro vita che questa acqua, Gesù, continua ad essere necessaria, fondamentale e fondante per non rimanere “disidratati” di Dio.”
La celebrazione si è svolta nella Cappella del Coro in San Pietro: “Pronunciare queste parole qui, in questa Basilica, nella casa del Papa, è per noi orionini una grazia, una gioia immensa. Immagino l’esultanza del nostro Fondatore San Luigi Orione, lui che ci ha insegnato ad amare e a servire la Chiesa e il Santo Padre da figli” da detto don Giovanni.
Il Direttore provinciale ha poi concluso con un augurio ai neo professi: “Carissimi Confratelli che state per emettere la professione perpetua, non perdete mai di vista questo fine e i quattro amori che don Orione ci ha lasciato in eredità spirituale: “Gesù, Papa, Anime, Maria”. Animati da essi, siate testimoni gioiosi del Signore della Vita nella vostra vita e con la vostra vita. Non perdete mai l’appuntamento con Gesù al pozzo. Non smettete mai di abbeverarvi al pozzo della grazia gratuita di Dio. Attingete quest’acqua non solo per voi stessi, ma per tutte quelle persone che il Signore, nella sua Divina Provvidenza, vi affiderà. Prendetevi cura dei più poveri, nei quali brilla l’immagine di Dio.”