Kiev – La carità non si ferma, aspettando la pace
Carissimi amici e amiche,
Buon Anno, anzitutto.
Abbiamo ricevuto gli auguri nel pieno della notte: una raffica di missili su Kyiv… tanto per farci ricordare come andranno le cose anche nel nuovo anno. Un “ripasso” simpatico visto che nel pomeriggio c’era stato un forte bombardamento in centro città. Per fortuna non ci sono state conseguenze gravi ma vi assicuro che sentire il rumore e lo scoppio delle bombe al posto dei mortaretti fa un certo effetto.
Anche se non avevamo nessuna intenzione di festeggiare siamo stati svegli tutta la notte.
Per fortuna oggi abbiamo avuto la corrente elettrica quasi tutto il giorno… almeno il primo dell’anno abbiamo potuto preparare un pasto caldo.
Non vediamo spiragli di dialogo e pace imminente, anzi il nostro presidente, facendo gli auguri alla nazione è stato preciso e determinato: “Si continua a combattere fino alla vittoria”.
Parole anche giuste, ma che indicano chiaramente che sarà il campo di battaglia e non certo un tavolo a decidere la pace.
Pur con difficoltà quotidiane noi continuiamo la nostra piccola opera di aiuto e vicinanza soprattutto ai ragazzi in oratorio e ai senzatetto che incontriamo durante la distribuzione del pasto caldo.
Finché le forze fisiche e soprattutto quelle psicologiche ce lo permetteranno andiamo avanti… aspettando la pace.
Non chiediamo altro.
Carissimi ancora un grazie grande per quanto avete fatto nel 2022 per noi e per il popolo ucraino.
Buon anno a tutti.
Don Moreno