III Domenica del Tempo Ordinario – Anche noi siamo chiamati a diventare pescatori di uomini

In questa terza domenica del tempo ordinario ascoltiamo un brano dell’evangelista Matteo, dove parla della fine della missione di Giovanni, gettato in prigione, e dell’inizio della missione di Gesù dopo l’arresto del Battista.

“Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea (…) perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia”, “Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta.”

Gesù si ritira a Cafarnao, la cosiddetta Galilea delle genti, Matteo vede in quella città di frontiera il compimento della profezia che compie il messianismo di Gesù con la chiamata di tutti nessuno escluso.

Matteo segue la struttura già narrata da Marco con la chiamata dei primi discepoli, come prima predicazione apostolica. Gesù incontra due fratelli Pietro e Andrea, in tutti i vangeli Gesù è sempre in viaggio come se venisse da ognuno di noi, questo ci fa comprendere che la chiamata avviene nella quotidianità, tutti i giorni.

Grazie a quello sguardo Pietro e Andrea hanno abbandonato tutto per seguire Gesù, grazie a quello sguardo anche noi siamo chiamati a diventare pescatori di uomini e costruire quel popolo di Dio, cioè la chiesa, pronta ad accogliere tutti.