XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Saper dire grazie
Anche questa domenica la liturgia ci offre un brano che si trova solo nel vangelo di Luca: la guarigione di dieci lebbrosi.
Solo uno, un samaritano, torna indietro a ringraziare Gesù. Colpito nella carne e nelle relazioni, colpito a causa della sua etnia, solo lui torna da Gesù: egli è guarito e anche salvato.
Tutti dieci stanno andando dal sacerdote perché attesti la guarigione, come prescriveva la Legge. Come mai GEsù attribuisce solo al samaritano il dono della fede.
Il ringraziamento del samaritano non è un semplice gesto di sensibilità, ma un vero atto di fede nella potenza di Dio che si è manifestata in Gesù in modo del tutto gratuito verso di lui, che era uno straniero. Il samaritano torna indietro non solo per ringraziare della guarigione, ma per dare lode a Dio. La guarigione fisica è solo un segno di quella interiore, è il segno dell’incontro con Dio. Egli ha creduto e davvero ha ricevuto la salvezza, di cui la guarigione è il segno.
Dieci guariti, uno solo salvato.