Montebello della Battaglia – Portare a Cristo attraverso le opere di carità
Innovazione, coraggio, apertura, comunione, intraprendenza, ascolto: queste sono alcune delle parole che descrivono “la Provincia che vorrei”.
L’ultima giornata del Convengo Apostolico delle opere di carità, infatti, è stata dedicata al dialogo ed al confronto sul futuro della Provincia religiosa in Italia e delle sue realtà.
Attraverso un’applicazione, ogni partecipante ha espresso in tre parole come vorrebbe diventasse l’opera Don Orione. Sullo schermo della sala conferenze si è così delineata, in un crescendo di nuove parole, una nuvola di vocaboli. I termini scritti con un carattere più grande sono stati quelli che hanno avuto il maggior numero di citazioni.
Dopo questo inizio interattivo, Don Giovanni Carollo, direttore provinciale, e Don Carlo Marin, consigliere provinciale per le opere di carità, hanno guidato il dialogo insieme a Roberto Franchini, Davide Gandini e Fabrizio Farina, membri dell’èquipe provinciale di gestione.
I partecipanti hanno potuto confrontarsi sulle parole della nuvola e spiegare le motivazione delle proprie scelte, riportando molti spunti di approfondimento e affidando le proprie aspettative al Direttore provinciale, che ha poi fatto una sintesi del dialogo in assemblea.
Don Carollo ha sottolineato che “il carisma è sempre innovativo, perché viene da Dio. Noi siamo chiamati ad ascoltarlo per non perdere le opportunità di bene che la Provvidenza oggi ci offre. Un’opera aderente al carisma, quindi, è di conseguenza intraprendente, capace di rispondere ai bisogni emergenti. Per farlo – ha continuato don Giovanni – dobbiamo rafforzare la nostra identità carismatica. Don Orione ha fondato la sua opera per portare a Cristo e alla Chiesa, attraverso le opere”.
In chiusura, a suggello dei lavori del convegno, Don Giovanni ha citato le parole con cui Don Roberto Simionato, superiore generale dell’Opera Don Orione nel 2004, commentava la canonizzazione di Don Orione: “guarderanno Lui, guarderanno noi“. Come a dire che la lezione di Don Orione viene raccolta dai suoi eredi, religiosi, religiose, consacrati e laici, nella famiglia carismatica.