Milano – Quando l’ordinario è straordinario
Per qualcuno queste foto possono significare poco o nulla.
Per gli educatori del Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano e per Rita sono un’enorme conquista. Dall’inizio della pandemia Rita non aveva più voluto uscire dal nucleo per nessun motivo.
Gli educatori Davide e Sara hanno lavorato con grande pazienza ed amore ogni giorno, ascoltando i timori di Rita e i suoi desideri, accompagnandola nel riconquistare sicurezza e fiducia.
“Ci abbiamo messo mesi ma oggi è scesa con noi al bar!” hanno affermato gli operatori con grande gioia.
Questa piccola storia di straordinaria normalità rappresenta un esempio di cosa significa la progettazione della qualità di vita per la persona con disabilità: ascolto, pazienza, amore, fiducia, impegno, dedizione. Un caffè al bar che rappresenta la conquista di una vetta altissima.
O più semplicemente uno sguardo che, come nella canzone “Esseri umani” di Marco Mengoni, ti dice:
Prendi la mano e rialzatitu puoi fidarti di meio sono uno qualunqueuno dei tanti, uguale a te.
Ma che splendore che seinella tua fragilitàe ti ricordo che non siamo solia combattere questa realtà.
