Tortona – Come don Orione, in preghiera davanti alla Madonna del Carmine
Sabato 16 luglio alle ore 18 presso la chiesa di San Michele a Tortona è stata celebrata la Santa Messa in onore della Madonna del Carmine.
La ricorrenza mariana è stata preceduta da una Novena in cui ogni sera un sacerdote della Congregazione ha rivolto un pensiero ai fedeli presenti. Tutti i celebranti hanno sottolineato la grande devozione che legava don Orione alla Madonna del Monte Carmelo. Egli infatti raccomandava di invocarla per le tante grazie intercesse e le numerose guarigioni di infermi ottenute e da lui stesso riferite, soprattutto mediante l’imposizione dello scapolare.
La solenne funzione religiosa di sabato scorso ha visto la partecipazione di numerosi fedeli ed è stata presieduta dal Direttore della Casa Madre della Divina Provvidenza, il Paterno, don Alessio Cappelli.
Durante l’omelia Don Alessio ha ricordato l’episodio riferito dallo stesso don Orione che, mentre guardava la Madonna durante la santa Messa, ebbe l’ispirazione di pregarla così: «Madonna santa, pagatemi almeno un po’ di affitto!». Nella chiesa di San Michele in Tortona l’altare ove il Santo aveva celebrato quella mattina, la nicchia che contiene la grande statua della Madonna entra infatti ad occupare una parte dell’antico refettorio del Paterno attiguo alla chiesa.
Don Alessio ha attualizzato ai nostri giorni questo fatto affermando che oggi don Orione non direbbe certamente a ciascuno di noi di chiedere alla Madonna un affitto bensì un aiuto per costruire un luogo sacro dentro il nostro cuore, una sorta di santuario personale che accolga e si metta in ascolto di quanti incontriamo sul nostro cammino.
Prendendo spunto dall’incontro tra Gesù e le sorelle di Betania, Marta e Maria, di cui ci parla il Vangelo della domenica, don Alessio ha puntualizzato che non vi è contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti, quello meditativo di Maria e il più pragmatico di Marta: l’ascolto della parola del Signore, la contemplazione e il servizio al prossimo sono entrambi essenziali per la nostra vita cristiana. Si tratta di due aspetti che non vanno mai separati ma vissuti in profonda unità e armonia proprio sulle orme di San Luigi Orione che lasciandosi “costruire” da Dio mediante i suoi insegnamenti e tramite una assidua e convinta preghiera, ha potuto a sua volta “costruire” in modo tangibile opere di carità a favore dell’umanità più derelitta ed emarginata.
La Santa Messa, animata da una corale formata da cantori provenienti da diversi paesi dell’ Oltrepò pavese, si è conclusa con la recita della preghiera alla Madonna del Carmine ed una solenne benedizione.