Voghera – Pontecurone – In preghiera per le vocazioni dove nacque la vocazione di Don Orione
Don Giovanni Carollo, direttore provinciale, si è recato nei luoghi natali di Don Orione in preghiera per le vocazioni, nel giorno in cui la Chiesa intera prega con questa intenzione.
Don Carollo ha voluto celebrare questa giornata recandosi nei luoghi più significativi della vocazione di Don Orione, nell’anno in cui ricorre il 150º della sua nascita.
Sabato dopo l’incontro con i fratelli e sorelle ospiti nelle opere in Tortona, nel pomeriggio insieme a tre bambini ucraini ha fatto tappa nell’Insigne Collegiata di Casei Gerola per la celebrazione eucaristica, accolto fraternamente dal parroco Don Maurizio Ceriani. Alla sera, dopo la cena con la comunità religiosa a Pontecurone, si è recato insieme al rettore Don Pietro Bezzi nel santuario della Madonna delle Grazie a Casei Gerola.
Domenica mattina, accompagnato ancora da un ragazzo ucraino, si è recato a Voghera. Prima ha fatto tappa nella parrocchia orionina di San Pietro, ove ha potuto salutare i confratelli e condividere con loro la colazione. Poi nel Duomo della città ha presieduto l’Eucaristia ricordando ai presenti quando si recava proprio in questo luogo da chierico tirocinante. Al termine è stato salutato e ringraziato dal co-parroco don Cristiano Orezzi.
Nelle riflessioni, ha sottolineato tre verbi: ascoltare conoscere e seguire. “Dobbiamo nella nostra vita, ha detto Don Carollo, mettere in pratica questi tre atteggiamenti fondamentali per un cristiano che si mette alla sequela del suo Signore. O meglio, come oggi ci indica la liturgia, essere degli Agnelli che seguono il proprio pastore. Non stanchiamoci di pregare per le vocazioni, proprio in questi paesi nei quali Don Orione è cresciuto ed in lui è germogliato il seme della vocazione sacerdotale”.
In tutti luoghi ha ricordato l’appuntamento di domenica 26 giugno alle ore 20:45 a Pontecurone, per la solenne celebrazione Eucaristica del 150º della nascita di Don Orione presieduta dal vescovo diocesano Monsignor Guido Marini.
