Milano – Un redazionale sul Corriere della Sera
Don Pierangelo Ondei, direttore del Piccolo Cottolengo Milanese di Don Orione, ha scritto un articolo che è stato pubblicato ieri sul Corriere della Sera.
Don Pierangelo rivolge un invito ai milanesi a partecipare alla festa di Don Orione che si celebrerà presso il Piccolo Cottolengo il 15 maggio.
Una testimonanza dell’epoca recita:
Ieri Domenica delle Palme, mi sono recato con le mie bambine, che spero ricorderanno sempre questa visita straordinaria alle spoglie di un santo, alla Chiesa di Santo Stefano dove la salma di Don Orione era esposta entro una cassa dal lato superiore di cristallo, quindi visibile.
Folla innumerevole ha compiuto questa visita e moltissimi con grande devozione consegnavano oggetti personali perché fossero strofinati sulla cassa. Questo però avveniva la sera precedente e poi durante il trasporto a spalla nel cortile dello Spedale quando la cassa era munita del coperchio di legno.
Dunque Don Orione è morto in odore di santità, ma io sono certissimo che fra non molti anni sarà proclamato santo.
Il Popolo non sbaglia nei suoi giudizi in simili casi.
Ho pensato che il Signore ha fatto morire questo suo servo fedele proprio ora per un eloquente richiamo al mondo che forse mai come ora ha dimostrato di essere lontano dalla Carità, di averla dimenticata, di non credere più in essa.
Ecco che è morto un campione della Carità, ecco che quest’uomo, semplice e umile, ha potuto costruire opere anche umanamente grandiose solo in nome della Carità e senza usare della forza, della scaltrezza, della furberia, della frode, solo sospinto dall’Amore di Dio e del prossimo. Altro che solidarietà umana! Carità, Carità, Amore di Dio sincero e profondo: ecco la vera forza che smuove le montagne!
18/3-‘40