Domenica di Pasqua – Gesù è davvero risorto!
Nello scambiarci gli auguri, il nostro cuore sia colmo di gratitudine per la gioia che nasce dalla Resurrezione di Gesù, perché tutti siamo chiamati a vivere per sempre nell’abbraccio eterno dell’amore di Dio.
La liturgia ci propone un brano del Vangelo di Giovanni.
Maria di Magdala si reca di buon mattino al sepolcro e dopo aver incontrato il Risorto corre ad annunciarlo ai discepoli.
L’evangelista Giovanni ci dà delle indicazioni temporali, era ancora buio quando Maria si reca al sepolcro, che sono anche indicazioni di un tempo dell’anima, in cui dominano il dolore e lo sconforto.
Pietro e Giovanni corrono al sepolcro. Giovanni usa tre diversi verbi per indicare lo sguardo dei discepoli al sepolcro: prima Giovanni guarda come semplice percezione materiale, poi Pietro scruta attentamente le bende e il sepolctro. Infine “e vide e credette”: questa volte il vedere è penetrare il mistero della resurrezione, il vedere è un atto degli occhi, della mente e del cuore, è il vedere penetrante di chi ama. Per questo ciò gli permette di arrivare alla fede.
