Cristo, re dell’universo
Con la solennità di Cristo Re si chiude l’anno liturgico.
La liturgia ci offre oggi parte del dialogo tra Gesù e Pilato. Gesù spiega il significato della sua regalità: “per questo sono nato e per questo sono venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità”.
Gesù non regno domaninando, ma attraendo: chiunque sa leggere nel segno della croce la certezza di essere amato da Dio è attirato da lui. Non si veste di porpora, ma si cinge di un asciugatoio per lavare i peidi dei discepoli, i piedi dell’umanità.
Questa è la stupenda e sconcertante icona dell’onnipotenza di Dio, della sua grandezza che si manifesta nell’amore, nel servizio e nell’umiltà.