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XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Vendi quello che hai e seguimi

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Vendi quello che hai e seguimi

Nel viaggio verso Gerusalemme, Marco continua a esporre l’insegnamento di Gesù sui requisiti della sequela.

Oggi il racconto aggiunge un’altra condizione per seguire Gesù: la povertà.

Un tale corre incontro a Gesù e gli chiede “Cosa devo fare per avere la vita eterna?”. Si tratta di una persona animata da cuore sincero, che si dimostra in cammino e apre il suo cuore al Maestro. Noi lo definiremmo una brava persona, uno che fin da giovane rispetta i Comandamenti.

Il racconto è incastonato da tra due sguardi di Gesù. Il primo è rivolto al giovane: Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!».

Il secondo sguardo è rivolto ai discepoli: Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!».

Quello che colpisce di più è il contrasto tra l’iniziale disponibilità del giovane e la sua chiusura all’appello finale di Gesù. L’attaccamento ai beni materiali gli impedisce di aderire fino in fondo all’unico vero bene che è Dio.

In gioco non sono i beni in sè, che sono pur sempre necessari, ma il posto che noi riserviamo al Signore. Il Vangelo ci mette spesso in guardia contro il pericolo delle ricchezze, non per demonizzarle, ma per ricordarci che chi vive per il denaro non può accogliere Gesù.

Don Orione, ai suoi benefattori da Buonos Aires, nel dicembre 1934, scriveva: “Voi siete per me e per i miei poveri la banca e le mani generose della Divina Provvidenza. Vivo e morto mi ricorderò di voi sempre, non lascerò di pregare per voi e per le vostre famiglie“.

Il messaggio di Gesù è esigente, anche noi possiamo rimanere stupefatti e sbigottiti come i discepoli. Ma dobbiamo ricordare che ponendo la nostra fiducia e sicurezza solo nei beni di questo mondo, faremmo come chi vuole far passare una corda da marinaio nella cruna di un ago.

 

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